Uno dei valori fondanti delle Università, così come sono sorte e come le vogliamo mantenere, è la Ricerca. Le Università sono le “fabbriche della conoscenza”e i docenti devono pertanto essere “ricercatoriche insegnano”. La Ricerca è infatti alla base dell’educazione superi ore. Solo se abituati a porsi frequentemente di fronte alla sfida data dal “problema”, dal “testo”, dal "progetto”, dall’ “interpretazione”, dalla “previsione ”e riuscendone ad emergere, (magari con una pubblicazione su qualche Journal of Negative Results!) è possibile trasmettere i valori fondamentali e i metodi della creazione della conoscenza: lo spirito critico, la capacità analitica, la creatività. Gli unici che permettono di superare i limiti del nostro sapere attuale. È meglio una ricerca con un impact factor anche modesto ad un’erudizione passiva. È indispensabile l’arte del dubbio e della critica costruttiva della conoscenza acquisita. Implicito in questa linea di pensiero è l’assunto che colui che sa produrre conoscenza automaticamente sappia anche trasmetterla. Le nuove possibilità e metodologie offerte dalle moderne tecnologie digitali della comunicazione, la multimedialità, la necessità di una prospettiva pluridisciplinare pongono però interrogativi su questa “ipotesi nascosta” del meccanismo alla base dell’educazione superiore. Si potrebbe pensare che ci sia bisogno di nuove figure esperte nella trasmissione della conoscenza, capaci di mediare tra chi produce conoscenza e chi la deve acquisire. Invece, credo che sia, ancora, solo il ricercatore colui che può davvero fornire un’educazione superiore, ma credo altresì che non sia più automatico che il solo fare ricerca produca la capacità di trasmetterla. Come raggiungere alte percentuali di successo, a fronte delle diversità e mobilità della cultura di provenienza e dei bisogni degli studenti, come mantenere alti livelli di qualità, pur garantendo uguali opportunità per tutti, sono gli interrogativi che ciascun professore universitario deve porsi quotidianamente.

Il Rettore Furio Honsell

Il centro di eccellenza di Microgravity, Aging, Training and Immobility, attivo da due anni all’Università di Udine, è uno dei 23 riconosciuti e cofinanziati dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e fra i 5 di area medica in Italia.

Filtrano i messaggi e-mail, trovano l’esperto con i requisiti giusti, monitorano 24 ore su 24 quanto di nuovo compare su giornali e motori di ricerca. Sono i progetti del team di info Factory, la fabbrica delle informazioni dell'Università di Udine

Realizzazioni recenti

Su 1.189 laureati del 2002, gli studenti lavoratori sono ben 671, a fronte dei 499 dell’anno scorso. Ad essi vanno sommati i 67 laureati nella condizione di “lavoratori-studenti, ossia con un lavoro fisso a tempo pieno.

Ai servizi tradizionali - alloggi, assegni di studio, pasti, sussidi straordinari, contributi per tesi di laurea, tirocini e stage all’estero - si sono aggiunti nuovi interventi per facilitare l’inserimento dello studente nella vita universitaria e sociale.

Entro la fine dell’anno le chirurgie specialistiche, che riguardano testa e collo, insieme all’ortopedia, verranno accorpate in un unico dipartimento. Saranno unite la Chirurgia maxillo-facciale, l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica e l’Ortopedia.

Diventa operativa la prima parte dell’accordo siglato un anno fa. Parte la sperimentazione per Oncologia e Urologia.

Spettacoli per tutti i gusti: da “Quadri di una esposizione” a “Fame - Saranno famosi”, da Mariangela Melato a Franco Branciaroli, da David Byrne al Balanescu Quartet, dalla London Sinfonietta all’Eifman Ballet di San Pietroburgo

Abbonamento

Parte l’E-government al Comune del capoluogo friulano per lo studio e la realizzazione di nuovi servizi ai cittadini via internet. Grazie ad un progetto dell’Università

Con l’anno accademico 2003-2004 sono stati attivati tre curricola in Tecnica dell’edilizia, Tecniche costruttive e Tecniche del territorio che consentiranno ai geometri di diventare “dottori”.

Pronti i primi risultati di un progetto coordinato dall’Università di Udine in collaborazione con gli atenei di Magdeburgo (Germania) e Pechino (Cina). Finora il gruppo italiano ha studiato sette aziende del Friuli e del Veneto.

Nato nel 1980, il Centro sportivo universitario di Udine, conta oggi oltre mille iscritti. Quest’anno sono stati attivati oltre 30 corsi, che gli universitari potranno seguire in 5 palestre del capoluogo friulano. A tariffa agevolata.

Centinaia di prodotti in vendita nel rinnovato negozio di via Palladio: dall’abbigliamento sportivo e per il tempo libero alla cancelleria, dalla cartoleria all’oggettistica, dagli articoli da regalo ai giochi, dagli accessori alla valigeria.

Novembre-Dicembre all’Università

La maggior parte dei docenti universitari (e dei docenti di ogni ordine e grado) ritiene che l’insegnante sia responsabile di che cosa, come e quando gli allievi devono imparare e della verifica di ciò che hanno appreso. Considerano, quindi, loro missione o, più prosaicamente, loro compito, trasmettere contenuti prestabiliti, controllare il modo in cui gli studenti li ricevono ed eventualmente li applicano e, infine, accertare quanto di quei contenuti hanno memorizzato.