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Ricostruzione delle ossa facciali

La Chirurgia maxillo-facciale svolge una ricerca che, grazie a tecniche chirurgiche innovative unite all’utilizzo di fattori di crescita (proteine che promuovono la crescita e moltiplicazione di gruppi di cellule), permette di migliorare la qualità delle ossa rigenerate della faccia. Dalla centrifugazione di una minima quantità di sangue del paziente, si ricava un preparato con concentro di piastrine e proteine elevato e, dunque, elevati fattori di crescita. Rispetto ai tradizionali interventi di innesto, ormai routine per gli specialisti, il vantaggio è duplice: l’osso che si ottiene è di migliore qualità, e i tempi di guarigione sono di gran lunga ridotti. Dal 1998 questo intervento è stato applicato in oltre 80 casi, tutti portati a termine con successo. “La ricostruzione di ossa importanti come quelle della faccia, che oltre ad un ruolo estetico hanno anche una notevole importanza funzio-nale in ambito masticatorio, -spiega Massimo Politi - deve prevedere procedure efficacie tempi brevi. Gli obiettivi sono quelli di mantenere la maggior continuità possibile delle ossa facciali, ai fini di assicurare un’adeguata resistenza agli stimoli meccanici e di permettere al paziente di riprendere a masticare prima possibile”. La clinica maxillo-facciale è anche impegnata in un progetto interfacoltà, con il dipartimento di Ingegneria elettrica e gestionale, finalizzato alla simulazione degli interventi chirurgici in realtà virtuale e su modelli stereolitografici che riproducono al millimetro lo scheletro del paziente. Tutto ciò consente di ridurre di gran lunga i tempi chirurgici e di programmare preventivamente e con maggiore affidabilità le fasi dell’intervento.