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Start Cup, boom di iscrizioni Successo dei team misti di imprenditori e universitari

Con 302 partecipanti e 95 gruppi la business plan competition a cui partecipa l’Ateneo friulano supera i numeri record del 2003 e registra una performance straordinaria.
  Boom di iscrizioni per il premio Start Cup Udine 2004, che riesce nell’impresa più difficile: superare se stesso. Se il debutto friulano nella gara fra “cervelli”, nel 2003, aveva riscosso già un successo straordinario, con 83 gruppi e 250 partecipanti, l’edizione di quest’anno della competizione fra idee imprenditoriali innovative, pro-mossa dalla Fondazione Crup e dall’Ateneo friulano, ha fatto registrare una performance sbalorditiva, raccogliendo le iscrizioni di 95 team, per un totale di 302 concorrenti, il 20 per cento in più rispetto all’anno scorso. Un risultato da incorniciare per Start Cup, che, da quest’anno ha lanciato la sfida dell’innovazione all’intero sistema economico e territoriale friulano. Una sfida raccolta con entusiasmo, come dimostra la folta rappresentanza di gruppi misti formati da imprenditori e universitari, che, con 31 team, costituiscono il 33 per cento dei partecipanti. Non nasconde la sua soddisfazione Cristiana Compagno, direttore del premio: “I numeri attestano che Start Cup ha già raggiunto uno dei suoi obiettivi: la mobilitazione di un grande numero di attori nello sviluppo di innovazioni di prodotto, di servizio e di processo da immettere nel sistema. La grande novità è poi la numerosità dei gruppi misti formati da universitari delle varie discipline scientifiche e da imprenditori operanti per lo più in settori tradizionali”. Sui 95 team in gara, recitano la parte del leone i gruppi formati esclusivamente da persone del mondo dell’Università, che sono 43 (il 45%), seguiti da quelli misti Università-imprese (33%) e da quelli composti solo da imprenditori (21, pari al 22%). Più di un quarto dei 302 concorrenti sono studenti (il 27% con 84 persone). La facoltà di Ingegneria risulta quella con una maggiore partecipazione di studenti (35%), seguita dalla facoltà di Economia (21%). Ma una cospicua fetta di studenti proviene anche da altri istituti, in primis dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo e dall’istituto Stringher di Udine. Una buona percentuale è data anche dagli imprenditori (42, con il 13%), dai dipendenti di imprese (32, con l ’ 11%) e dai liberi professionisti (14), che, sommati, raggiungono il 29% dei partecipanti: la testimonianza più tangibile di come l’edizione 2004 del premio abbia centrato il suo obiettivo di coinvolgere il sistema economico e territoriale friulano. Anche quest’anno l’Ateneo ha risposto in forze: escludendo gli studenti, quasi un concorrente su tre (il 30%), infatti, appartiene al mondo accademico, rappresentato da docenti (13, il 5%), ricercatori (6, il 2%), dottori di ricerca (10, il 3%), dottorandi (16, il 5%), dipendenti dell’Ateneo (12, il 4%) e laureati (33, l’11%). Eccellono nella partecipazione le facoltà di Ingegneria (con 52 concorrenti, pari al 32%), che fa il pieno di iscritti nel settore dei dottorandi (il 50% del totale), Economia (17%) e Agraria (17%), al primo posto per numero di docenti (con il 23%) ricercatori e dottori di ricerca (con il 50%). Numerosi anche gli iscritti di Scienze Matematiche, fisiche e naturali (10%), che raccoglie il maggior numero di laureati presenti alla gara (26%). Le idee presentate dai vari gruppi possono essere suddivise per categorie uniformi. Quella che ha riscosso più adesioni è quella delle applicazioni di I.C.T., con 18 gruppi in gara (il 20%), seguita dai prodotti di nuova generazione (11%), che spaziano dal settore delle nuove tecnologie alimentari e dei sistemi di trasporto e di sicurezza stradale (entrambe le categorie si attestano sempre all’11%). Molte idee provengono anche dall’area medicale e biomedicale (9%), dell’ecologia e ambiente (7%) e dell’e-learning (6%). Le categorie più gettonate dai gruppi universitari sono quelle delle applicazioni di ICT e delle nuove tecnologie alimentari, al primo posto ex aequo: in entrambi i casi, hanno convinto il 17% dei concorrenti del mondo accademico. Ma gli universitari si sono messi alla prova in tutti i settori, con particolare propensione anche per i sistemi di trasporto e sicurezza stradale, per le nuove modalità di edificazione e lavorazione dei materiali e per l’e-learning. I gruppi imprenditoriali, molto più distribuiti fra le varie tipologie di idee, propongono prevalentemente progetti relativi all’ICT (che convincono il 22% dei team del mondo delle imprese) e ai prodotti di nuova generazione (17%), mentre i gruppi misti si sono concentrati particolarmente sull’area medicale e biomedicale (23%), sulle applicazioni di ICT (20%) e sui sistemi di trasporto e sicurezza stradale (17%).