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Honsell Rettore per il 2004-2007 L’Università di Udine si proietta verso l’eccellenza

Con il 74% dei voti Honsell riconfermato alla guida dell’Ateneo friulano. “Puntiamo a diventare una delle prime 10 università in Italia per qualità”.
Furio Honsell è il rettore dell’Università di Udine per il triennio accademico 2004-2007. Durante la prima votazione dell’8 giugno, Honsell ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti, con 288 preferenze, pari al 74,4% dei votanti, 387 su 551 aventi diritto. Per il secondo mandato Honsell ha ottenuto 80 voti a favore in più rispetto a tre anni fa. Un risultato scontato per un candidato unico? “È sempre significativo avere una verifica – dichiara Honsell – . Nulla è mai scontato. Bisogna saper essere all’altezza ogni giorno dell’alto compito che si è chiamati a svolgere”. Honsell guarda al futuro: “L’esperienza maturata e lo slancio dell’ateneo dovrebbero permettere di consolidare ulteriormente la crescita verso la qualità. Oggi siamo tra i primi 15 atenei in Italia secondo i parametri della qualità. L’obiettivo dei prossimi tre anni è quello di portare l’ateneo di Udine fra i primi 10”. Un risultato che dovrà misurarsi con il fatto che “lo scenario di forti discontinuità e incessante mobilità, indotto dalla globalizzazione e dall’avvento della società della conoscenza, diventerà la norma” scrive Honsell nel suo programma elettorale (programma completo su www.uniud.it). L’università, quindi, dovrà affrontare sfide e problematiche inedite. Tra le principali, la didattica a distanza, la formazione continua, l’aggiornamento e l’accreditamento professionale. “Non dovremo essere precipitosi e compiere insostenibili fughe in avanti, ma rivolgere molta attenzione a tematiche emergenti, pena il proliferare di nuove realtà che potrebbero marginalizzare il ruolo dell’università”. Il modello udinese. Le azioni future saranno portate avanti salvaguardando le specificità scientifiche interne all’ateneo, attraverso una governance collegiale dell’uni-versità, un uso efficace delle deleghe e il potenziamento degli strumenti di monitoraggio dell’esistente. Il ruolo dell’Università di Udine si costituirà all’interno di una rete, rispetto all’internazionalizzazione e alle strutture di ricerca e alta formazione del Nord-Est. Con la presa di coscienza che l’Ateneo sta vivendo un “big bang” nel suo radicamento, sia nelle strutture sia nel cuore della gente. L’azione per favorire lo sviluppo e il rinnovamento del Friuli sarà portata avanti anche grazie all’intesa raggiunta con le istituzioni locali. Sarà favorito il processo di dipartimentalizzazione nel polo sanitario, per valorizzare pienamente la qualità del Policlinico universitario. Consolidamento della didattica. La stagione delle nuove istituzioni è passata. In futuro si punterà sulla qualità. Il progetto della Scuola Superiore lo dimostra. L’innovazione didattica punterà a consolidare l’esistente. Alcuni curricula saranno sincronizzati con le esigenze del territorio su modello di quanto fatto per i geometri e per i settori della metallurgia e del legno. Saranno incoraggiate le competenze interfacoltà, come per biotecnologie anche per il turismo. Incentivazione della ricerca di eccellenza. In tre anni i dottorati di ricerca finanziati dall’Ateneo sono passati dai 41 del 2001 ai 54 del 2004. Gli assegni di ricerca sono cresciuti in proporzione ancora maggiore: da 75 a 189. La ricerca di eccellenza si sviluppa anche ponendo l’università al centro di una costellazione di centri di eccellenza e ricerca. Il Parco Scientifico Tecnologico di Udine offrirà questa opportunità. Capitale umano e la riorganizzazione amministrativa. Nel 2001 erano 591 i docenti e i ricercatori, oggi sono 672 e i concorsi in itinere sono 145, nonostante il contesto di blocco delle assunzioni e deroghe centellinate. Sarà valorizzato e potenziato il capitale umano del personale tecnico amministrativo, stabile sulle 454 unità, nonostante 37 tecnici siano transitati nel ruolo di ricercatori e sia stato incrementato il personale a tempo determinato. Proseguirà l’impegno per definire nuovi strumenti programmatici per razionalizzare l’utilizzo delle risorse di Ateneo. Servizi agli studenti. Saranno potenziati i servizi di laboratorio, telematici, informatici e di biblioteca, oltre alla costruzione e ampia apertura di nuove aule studio. Internazionalizzazione. Udine è tra i più attivi atenei a livello italiano nello spazio europeo dell’educazione superiore. Le iniziative saranno potenziate, avvantaggiandosi dell’allargamento dell’Unione Europea. Edilizia. La stagione delle facili realizzazioni edilizie è passata. Sarà ultimato il polo economico giuridico, il polo dei Rizzi e il polo pedagogico. Nuove energie saranno investite per i laboratori e le biblioteche, in primis quella del polo umanistico (complesso di via Mantica-chiesa di S. Lucia).