Il cammino dell’Unione Europea
Il 1° maggio dieci paesi dell’Europa centro-orientale e mediterranea sono entrati a far parte dell’Unione europea.
Con l’ingresso di Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria il numero di Stati membri passa da 15 a 25, la popolazione cresce da 378 a oltre 450 milioni, le lingue ufficiali da 11 diventano 20. E' l’operazione di inclusione più imponente della storia comunitaria, iniziata nel 1951 quando Belgio, Francia, Germania occidentale, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi fondarono la Comunità europea del carbone e dell’ac-ciaio (Ceca) e proseguita con il Trattato di Roma del 1957 che diede vita alla Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e alla Comunità economica europea (Cee). Nel 1967 avvenne la fusione delle istituzioni delle tre Comunità. Nel 1973 la Cee passò da sei a nove membri con l’arrivo di Danimarca, Irlanda e Regno Unito. La Grecia aderì nel 1981, Spagna e Portogallo nel 1986, Austria, Finlandia e Svezia nel 1995. Nel 1992 il Trattato di Maastrich creò l’Unione europea per puntare ad una maggiore integrazione politica oltre che economica. Nello stesso anno venne completato il mercato unico che consente la libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone. La moneta unica è divenuta realtà il 1° gennaio 2002. Banconote e monete in euro hanno sostituito le valute nazionali in dodici dei 15 paesi dell’Unione. Le istituzioni dell’Ue sono cinque: il Parlamento europeo (eletto direttamente dai cittadini ogni 5 anni); il Consiglio dell’Unione europea (rappresenta i governi); la Commissione europea (organo esecutivo); la Corte di giustizia (garantisce la conformità con il diritto); la Corte dei conti (verifica la gestione del bilancio dell’Ue). Nel 2007 gli Stati membri diventeranno 27 con l’ingresso di Romania e Bulgaria.