In Renania
Appunti di viaggio
Quest’anno il viaggio d’istruzione organizzato dalla cattedra di Sociologia dell’arte della facoltà di Lettere si è svolto nella regione multinazionale che dal lago di Costanza scende la valle del Reno fino alla Mosella, e ha nelle città di Bregenz (A), San Gallo, Zurigo e Basilea (CH), Colmar e Strasburgo (F), Lussemburgo (L) e Treviri (D) alcuni dei suoi più noti centri urbani. Al ritorno, da Treviri si è passati per le città tedesche di Heidelberg e Stoccarda, e per l’austriaca Innsbruck. Come al solito il viaggio è stato dedicato in primo luogo alla visita di musei e monumenti; memorabili in particolare i musei di Basilea , Zurigo, Colmar e Stoccarda, l’abbazia di san Gallo, il duomo di Strasburgo, le antichità romane di Treviri. Ma ci si è dedicati anche alla conoscenza degli ambienti urbani nel loro complesso, con le loro variegate storie, i loro costumi e le loro particolari atmosfere. A Strasburgo si è compiuto il giro in battello per la sua rete di canali, e si sono ammirati da questa prospettiva i grandiosi modernissimi palazzi delle istituzioni europee; a Treviri molti hanno visto la casa natale di Karl Marx; a Stoccarda i musei della Porsche e Mercedes e lo storico/moderno quartiere Weissenhof. Anche la gran parte dei paesaggi attraversati (quasi sempre in splendide condizioni climatiche) hanno contribuito, con la loro bellezza, al successo del viaggio: le valli alpine (Valsugana, Val d’Adige, Val Venosta, Tirolo occidentale, la zone di Garmisch-Partenkirchen, la valle dell’Inn e dell’Isarco) le rive del Lago di Costanza, le valli della Saar e della Mosella, le verdi ondulazioni dei Vosgi, del Palatinato, del Baden-Wurttemberg e dalla Svevia. A Sciaffusa si è ammirato lo straordinario spettacolo naturale delle cascate del Reno, a Lindau la deliziosa città-isola. Uno degli aspetti più curiosi del viaggio è stato il continuo attraversamento di frontiere statuali (10 volte) senza doversi né fermare ne cambiare moneta (salvo che per la Svizzera); evidenza concreta della raggiunta unità europea, almeno per alcuni aspetti. Molto resta certamente ancora da fare per una completa unione, sul piano politico e specialmente culturale. Questo viaggio, come i precedenti, ha voluto essere un piccolo contributo in questa direzione. I 35 partecipanti, tra cui anche alcuni studenti Erasmus spagnoli, ringraziano quanti hanno reso possibile questa bella esperienza, tra cui il dipartimento Est per il contributo finanziario e il Cirf per il supporto organizzativo.
Raimondo Strassoldo