Una collaborazione concreta per lo sviluppo del Friuli
Siglato un patto fra Camera di Commercio di Udine e Ateneo. Obiettivo: trasferire la ricerca dai laboratori al territorio. Già avviati quattro master e diversi progetti con le imprese.
Le imprese la richiedono a gran voce. L’università si dichiara disponibile. È sempre stato il problema dei problemi, il trasferimento della conoscenza dai laboratori e dai centri di ricerca delle Università al territorio. Nonostante l’impegno e gli sforzi congiunti dei poli universitari e delle categorie economiche, infatti, imprese e università faticano a incontrarsi.
Qualche cosa però sta cambiando, grazie a un inedito “patto” siglato fra l’Ateneo e la Camera di Commercio, la “casa delle imprese”, strategico anello di congiunzione fra “i cervelli” e le realtà produttive. La strada scelta dalle due realtà per aprire il canale del trasferimento delle conoscenze è quella dei master, corsi di specializzazione post laurea studiati in sinergia, mettendo insieme le esigenze espresse da territorio e raccolte dalla Camera di Commercio con la disponibilità delle intelligenze e delle professionalità di cui l’Ateneo udinese è ricco.
È una collaborazione avviata già da qualche anno che, come in tutti i progetti che si rispettino ha attraversato una prima fase di rodaggio, utilissima per affinare le metodologie usate e per “ritarare”, quando ce n’è stato bisogno, la struttura dei corsi rendendoli sempre più adeguati, arrivando così a un’offerta ampia e molto specializzata, che ha riscosso il gradimento degli studenti e l’apprezzamento degli imprenditori, molto più disposti, rispetto al passato, ad ospitare in azienda, per la formazione sul campo, i frequentatori dei master.
Sostanzioso l’impegno della Camera di Commercio sul versante economico nel triennio 1999-2003 (oltre un milione di euro), al quale si affiancherà nei prossimi anni un importo analogo. I fondi messi a disposizione dall’ente hanno contribuito alla realizzazione di quattro master: in Diritto dell’Unione Europea sulle regole dell’integrazione europea in materia di trasporto (facoltà di Giurisprudenza), in Metallurgia, che potrà utilizzare anche il modernissimo laboratorio, in avanzata fase di allestimento (facoltà di Ingegneria), in Mediazione linguistica per lo sport e i grandi eventi (facoltà di Lingue) e in Sviluppo turistico del territorio (facoltà di Economia).
Accanto a questi corsi, numerosi sono i progetti di ricerca già avviati, che spaziano nei settori emergenti dell’economia. È dedicato alla “Corporate Governance e processi di sviluppo nelle Pmi del Friuli Venezia Giulia” quello realizzato da dipartimento di Scienze economiche, mentre con il dipartimento di Patologia e medicina clinica e sperimentale è stato appena concluso uno studio su “I vini bianchi friulani nella prevenzione del danno endoteliale diabetico”.
Raffaella Mestroni