Medicina: il 60% dei dottori trova occupazione a un anno dalla laurea
Il “segreto” secondo il preside: «Numero di matricole programmato a livello europeo e specializzazioni concordate a livello regionale»
Ad un anno dalla laurea il 60 per cento dei “dottori” in Medicina dell’Università di Udine ha un’occupazione. Di più: il lavoro, in media, l’hanno trovato due mesi dopo aver conquistato l’ambito “pezzo di carta”, molto meno di quanto ci mettono i loro colleghi delle facoltà di Medicina del resto d’Italia (in media tre mesi e mezzo). E, non bastasse, il 66,7% di chi lavora ha un’occupazione stabile, o autonoma (16,7%) o a tempo indeterminato (50%). I dati dell’indagine AlmaLaurea sui laureati 2005 disegnano un quadro decisamente roseo del futuro dei medici che escono dalla facoltà di Medicina dell’ateneo friulano. E, giustamente, il preside Massimo Bazzocchi ne è consapevole e «soddisfatto».
«In linea di massima i laureati in Medicina, fortunatamente, si inseriscono quasi tutti. Il tempo per trovare un’occupazione dipende da area ad area: per dire, chi sceglie Medicina generale si occupa abbastanza presto. Ci sono settori, poi, in cui l’occupazione è quasi immediata: un anestesista o un radiologo trova lavoro subito, anzi, l’offerta è pure inferiore alla domanda nel Nord Italia», dice il preside. Che sottolinea come il sistema stesso in Friuli Vg sia articolato in modo virtuoso. «Innanzitutto, c’è il numero programmato imposto dall’Europa. A Trieste oggi ci sono 110 matricole, a Udine 80 e questo sta portando ad una normalizzazione rispetto alla media europea: i medici sono di meno e trovano lavoro più facilmente. Inoltre, qui in Fvg le specializzazioni vengono programmate con accuratezza: i posti vengono concordati a livello regionale, perché il numero di studenti tenga conto del fabbisogno reale. Una volta all’anno c’è l’incontro con i funzionari della Regione e si stabilisce di cosa c’è bisogno. Per esempio, di pediatri di base, di ginecologi, e ora di gastroenterologi, con l’attivazione dello screening per i tumori del colon retto. Oggi siamo nella situazione ideale: tanti medici formiamo e tanti ce ne vengono richiesti. Lo stesso vale per le lauree sanitarie. I tecnici radiologi e gli infermieri che escono dalle nostre lauree triennali vanno a ruba: il tempo medio per trovare lavoro è bassissimo, in pochi mesi vengono assunti a tempo indeterminato». Che il tempo di occupazione dopo la laurea sia inferiore a quello di altre realtà italiane, non stupisce il preside. «Nel Triveneto le facoltà di Medicina non sono tante: in Veneto ci sono solo Padova e Verona, in Trentino non ce n’è. Quindi c’è spazio per i nostri laureati. La nostra è una situazione felice».
Spulciando l’indagine di AlmaLaurea emerge un dato abbastanza inusuale nel panorama italiano: fra i laureati di Medicina dell’Università di Udine a trovare lavoro sono soprattutto le donne. Infatti, la quota di “dottoresse” che raggiunge un’occupazione ad un anno dalla laurea è del 75%, contro il 50% dei loro colleghi maschi. Per il preside, «probabilmente questo dipende dal fatto che le donne scelgono specialità che danno un’occupazione più precoce».