Il castelliere di Gradisca di Spilimbergo
Nell’alta pianura del Friuli occidentale, in provincia di Pordenone, sono ben visibili ancora oggi cospicui resti delle difese a terrapieno di un insediamento protostorico situato su uno sperone di origine fluvioglaciale presso la confluenza tra il torrente Cosa e il Tagliamento. Si tratta, come indicano sia il nome della località, “Castelleri”, sia quello, di origine slava (da Grad), della vicina frazione di Gradisca, di un tipico “castelliere”, un villaggio fortificato tra i più importanti del Friuli per posizione, complessità di struttura architettonica e durata (dall’XI al IV sec. a.C., con due fasi di occupazione in epoca romana).
In questo volume, si pubblicano ora i risultati dei primi scavi sistematici condotti nell’abitato nell’ambito di un articolato progetto di ricerca: l’esame approfondito dei dati di scavo, dell’abbondante materiale ceramico e degli altri reperti, dei bronzi noti da vecchi recuperi e di tutti i dati bioarcheologici (resti di fauna, legno e semi bruciati), i risultati delle analisi archeometriche, l’ampio inquadramento storico-culturale consentono di compiere un decisivo passo avanti nella conoscenza della protostoria dell’Italia nordorientale, ancora sotto molti aspetti nebulosa.
PAOLA CÁSSOLA GUIDA, CLAUDIO BALISTA
con contributi di vari autori e due appendici
“GRADISCA DI SPILIMBERGO (PORDENONE). INDAGINI DI SCAVO IN UN CASTELLIERE PROTOSTORICO (1987-1992)”
pp. 511, (Studi e ricerche di protostoria mediterranea, vol. VII), ED. QUASAR, ROMA 2007