Cinque per mille: 178 mila euro per oltre 3 mila donazioni all'Ateneo
Resi noti i risultati dall'Agenzia delle Entrate. La quota sarà destinata al potenziamento dei servizi agli studenti. Honsell: "Un risultato che conferma la fiducia dei friulani"
Sono 3.413 i cittadini contribuenti che, con la dichiarazione dei redditi 2006, hanno scelto di devolvere la propria quota del cinque per mille all’Università di Udine, destinando così all’ateneo 178.090,74 euro. I dati sono stati resi noti dall’Agenzia delle entrare che ha pubblicato sul sito Internet ( www.agenziaentrate.it ) gli elenchi aggiornati dei soggetti ammessi alla destinazione della quota.
L’Università di Udine si pone così al diciottesimo posto su ottantadue università italiane beneficiarie del cinque per mille, e al secondo posto, preceduta soltanto da Padova, tra le nove università del Nordest (Udine, Trieste, Scuola superiore di studi avanzati di Trieste, Padova, Venezia Ca’ Foscari e Iuav, Trento, Bolzano e Verona). Ottimo anche il risultato assoluto. Udine è infatti ventisettesima su ben 410 enti italiani dell’università e della ricerca scientifica destinatari del cinque per mille.
La quota destinata «è superiore rispetto alle nostre previsioni - afferma il direttore amministrativo dell’Ateneo friulano, Daniele Livon – e conferma la sensibilità dei contribuenti a sostenere gli investimenti a favore dei giovani. Questa entrata potrà infatti essere destinata a potenziare i servizi per gli studenti, dalle infrastrutture di laboratorio alle dotazioni per la didattica e per i servizi bibliotecari».
«Discuteremo con il Consiglio degli studenti – aggiunge il rettore Furio Honsell – le proposte che saranno avanzate, in modo da procedere a investimenti utili e condivisi, che vengano incontro alle reali esigenze di tutta la comunità studentesca».
La Finanziaria 2007 prevedeva che i contribuenti potessero destinare anche alle università, attraverso le dichiarazioni dei redditi, i ricavati del cinque per mille dell’imposta sulle persone fisiche. Il risultato raggiunto dall’Ateneo di Udine «è una gradita conferma – conclude Honsell – della fiducia e della benevolenza da parte dei friulani nei confronti della propria università. Rappresenta inoltre un ulteriore sprone per continuare ad operare al servizio del territorio».
A livello italiano, in generale, i contribuenti hanno dimostrato di aver ampiamente utilizzato la possibilità offerta dalla legge finanziaria 2006. In particolare, la metà delle preferenze è andata al volontariato, che ha totalizzato 7,2 milioni di scelte valide. La ricerca sanitaria ha ricevuto 1,89 milioni di preferenze, seguita dalla ricerca scientifica con oltre 1,87 milioni e dai Comuni, che sono stati premiati da 1,7 milioni di cittadini.
Silvia Pusiol