Udine modello di accoglienza per gli studenti stranieri
In sette anni 1.700 studenti stranieri hanno trascorso un periodo di studio all'ateneo udinese. Il tasso di crescita è dell'1,9% a fronte di una media italiana ferma allo 0,8%
Un servizio d’accoglienza di altissima qualità, il rispetto dei bisogni e delle esigenze degli studenti, la personalizzazione del servizio, la professionalità del Servizio Studenti Internazionali del Centro Rapporti Internazionali, diretto da Elisabetta Vecchio, sono gli ingredienti della formula che ha trasformato il problema della mobilità studentesca in un’opportunità e un valore aggiunto per l’Università e per la città di Udine. Negli ultimi anni questo modello è divenuto d’eccellenza a livello nazionale e internazionale, tanto da essere inserito, nel 2005, tra le best practice permanenti dall’Agenzia Nazionale Erasmus (ora Life Long Learning Programme). A ulteriore conferma di questo successo, quest’anno lo staff del Servizio è stato invitato dal ministro Mussi a partecipare ai festeggiamenti del ventennale del Programma Erasmus. A conferma dell’attualità del modulo operativo, le procedure adottate dall’ateneo sono state protagoniste nell’ambito della Conferenza Nazionale di Valorizzazione, organizzata dall’Agenzia Nazionale LLP.
Anche i numeri raccontano il successo del servizio: dal 2000 a oggi, sono giunti a Udine in totale circa 1.700 studenti stranieri, mentre il tasso d’uscita annuale è circa dell’1,9%, quando la media nazionale si attesta attorno allo 0,8%. Dall’anno accademico 2000-2001, quando gli studenti stranieri erano 182, il numero è cresciuto costantemente ogni anno fino a toccare quota 271 nell’anno accademico 2006-2007. Nel primo semestre di quest’anno sono 153 gli studenti stranieri che hanno presentato domanda per trascorrere un periodo di studio nel nostro Ateneo e sono in molti a scegliere di prolungare il loro soggiorno (la stima è dell’8% sui dati del 2006-2007).
Il segreto di questo successo? Una buona pratica di relazioni pubbliche continuata nel tempo e orientata alla qualità delle relazioni interne ed esterne con partner sia in Italia che all’estero, il contatto con il territorio, grazie alle partnership consolidate con l’Erdisu, il Comune di Udine e le associazioni studentesche e la conoscenza dei vincoli, dei limiti e degli ostacoli legislativi. Poi ci sono la capacità di anticipare le tendenze e l’ottimizzazione delle procedure per inserire gli studenti stranieri nel modo più semplice possibile. Infine, è fondamentale saper interpretare i sogni e i bisogni di un giovane all’estero, spesso donna, nella maggior parte dei casi fuori casa per un lungo periodo per la prima volta nella sua vita. In questi casi il contatto diretto con ciascuno studente fa la differenza.
Anche i numeri raccontano il successo del servizio: dal 2000 a oggi, sono giunti a Udine in totale circa 1.700 studenti stranieri, mentre il tasso d’uscita annuale è circa dell’1,9%, quando la media nazionale si attesta attorno allo 0,8%. Dall’anno accademico 2000-2001, quando gli studenti stranieri erano 182, il numero è cresciuto costantemente ogni anno fino a toccare quota 271 nell’anno accademico 2006-2007. Nel primo semestre di quest’anno sono 153 gli studenti stranieri che hanno presentato domanda per trascorrere un periodo di studio nel nostro Ateneo e sono in molti a scegliere di prolungare il loro soggiorno (la stima è dell’8% sui dati del 2006-2007).
Il segreto di questo successo? Una buona pratica di relazioni pubbliche continuata nel tempo e orientata alla qualità delle relazioni interne ed esterne con partner sia in Italia che all’estero, il contatto con il territorio, grazie alle partnership consolidate con l’Erdisu, il Comune di Udine e le associazioni studentesche e la conoscenza dei vincoli, dei limiti e degli ostacoli legislativi. Poi ci sono la capacità di anticipare le tendenze e l’ottimizzazione delle procedure per inserire gli studenti stranieri nel modo più semplice possibile. Infine, è fondamentale saper interpretare i sogni e i bisogni di un giovane all’estero, spesso donna, nella maggior parte dei casi fuori casa per un lungo periodo per la prima volta nella sua vita. In questi casi il contatto diretto con ciascuno studente fa la differenza.
Marco Bardus