A Mosca e S. Pietroburgo anche senza Erasmus
Mobilità studentesca. Il ministero finanzia un progetto dell’ateneo
con la Federazione Russa. Più possibilità per i ragazzi
che vogliono studiare nelle università di quel paese.
Fino ad oggi i giovani che studiano il russo, anche all’ateneo friulano, sono costretti ad affrontare da soli le spese per un’eventuale soggiorno in cui migliorare le proprie conoscenze linguistiche. Il programma Socrates-Erasums, il più noto fra i progetti che permettono agli studenti universitari di trascorrere un periodo all’estero, non comprende, fra le università convenzionate, anche quelle della Confederazione Russa, visto che il paese non fa parte dell’Unione europea. Da qualche mese, però, l’università di Udine ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 20 mila euro per il sostegno del progetto di scambio per attività di studio e ricerca di studenti e docenti tra l’ateneo di Udine e le università statali di Mosca e di San Pietroburgo.
Il progetto, realizzato attraverso due programmi di scambio, e la cui importanza è stata ora riconosciuta e sostenuta dal ministero dell’Università e della ricerca, consente agli studenti che studiano russo di trascorrere un periodo (anche se non lungo sei mesi come per l’Erasmus) nel Paese del quale studiano la lingua, senza essere costretti a muoversi autonomamente, seguendo corsi comunque costosi e di breve durata. Il progetto dell’università di Udine, dunque, risolve almeno in parte un problema che penalizza fortemente gli studenti di questa lingua e di questa cultura.
“Il progetto - spiega Rosanna Giaquinta, docente di russo all’università di Udine, coordinatrice scientifica del progetto, che esiste ed è interamente sostenuto dall’ateneo ormai da dieci anni - coinvolge ogni anno due studenti dell’ateneo udinese che trascorrano a San Pietroburgo due mesi e mezzo (in cambio di 5 studenti russi per un mese vengono a Udine ) e altrettanti che stanno a Mosca un mese e mezzo (in cambio di 3 studenti per un mese). Lo scambio con Mosca tramite il Ministero russo per l'istruzione è invece uno scambio "paritario": 5 nostri studenti vanno ai corsi estivi per un mese e noi ospitiamo 5 loro studenti”.
Ora, grazie al finanziamento, le attività potranno essere potenziate, come spiega Giaquinta: “Progettiamo di accogliere un 10 di studenti russi attraverso il Ministero dell'istruzione, e di avere in cambio anche una borsa di studio autunnale di maggiore durata (4 studenti nostri ai corsi estivi di un mese e 2 studenti ai corsi autunnali per 3 mesi). Le trattative sono in corso”.