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Oltre confine per lavorare. Con otto (buoni) motivi

Alla scoperta delle iniziative di mobilità internazionale. Sotto la lente il programma Leonardo. Che ha Udine finora ha prodotto 165 borse di studio.
L’università di Udine confida nelle possibilità che possono nascere per chi si spinge oltre i confini dell’Italia. Lo testimoniano i numerosi progetti di mobilità che l’ateneo segue, come il programma Leonardo da Vinci. Infatti, sin dalla prima fase del programma (1995-1999), l’ateneo vi ha preso parte in ogni veste possibile, intessendo una rete di relazioni con una quarantina tra enti ed organizzazioni europee, che, per la sola università di Udine, hanno prodotto finora 165 borse di studio per altrettanti stage. Sono 41 invece gli studenti dell’università friulana che hanno vinto le borse di studio Leonardo per i progetti curati dall’università di Trento. Dalla fase di inizio del programma ad oggi ha operato come ente d’invio nei progetti “AT&Q” gestiti dall'università trentina, dal 2002 è stato ente contraente per i progetti “Enpler”, “KTEU Key to Europe: Training Students for the Future” I, II, III, IV(su) e IV (gl), a partire dal 2003, invece, ha fatto da ente di coordinamento e d’invio nei progetti “NETSF” e “ET4TM” gestiti dalle università di Catanzaro e della Tuscia. Infine dal 2006 partecipa al programma Leonardo come ente di invio nel progetto “L.I.F.E. Skills” gestito dall’università di Catanzaro. Più di duecento studenti hanno avuto l’opportunità di partire per uno stage all’estero in circa un decennio in cui l’ateneo udinese ha curato i rapporti anche con altre università italiane all’interno del programma Leonardo. Alcuni di loro hanno elencato alcuni (buoni) motivi per partecipare a questo programma (cfr tabella). In particolare I paesi che offrono stage sono tutti i paesi membri dell’Ue, Turchia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e gli altri paesi associati al programma (Estonia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Lettonia, Polonia, Bulgaria, Slovenia, Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Malta e Cipro). La formazione continua sarà proprio il leit-motiv del futuro programma Leonardo, che, con la fine del 2006, è giunto a conclusione della sua seconda fase, iniziata nel 2000. Da quest’anno infatti, secondo la decisione firmata dal presidente del Parlamento europeo (entrata in vigore il 14 dicembre – ndr), verrà inglobato nel programma Lifelong Learning, che prevede un budget di quasi 7 miliardi di euro e si concluderà nel 2013. Questa novità, che coinvolge anche i programmi Socrates, Erasmus, Comenius e Grundtvig, comporta una diversa distribuzione di risorse e di compiti e, come si può intuire dal nome stesso, darà ulteriore impulso alla formazione per tutte le fasce d’età e a tutti i livelli in un’Europa sempre più allargata.
Marco Bardus