Medicina, la facoltà ha festeggiato i suoi primi 20 anni
Ha laureato 630 medici, gli iscritti sono aumentati del 15%. La sua attivazione è stata una richiesta storica del Friuli Ora la sfida è l’integrazione di ricerca, didattica e assistenza nella nuova Azienda ospedalieor-universitaria.
La facoltà di Medicina e chirurgia dell’università di Udine ha spento le sue prime venti candeline riunendo nel salone del Castello quasi 200 fra studenti, docenti e professionisti del settore. Un’occasione per ritrovarsi, ma anche per riflettere sul passato e sulle prospettive future della facoltà e della professione. Nodo centrale, le prospettive della facoltà nella neocostituita Azienda ospedaliero-universitaria. Il rettore Furio Honsell ha sottolineato come la facoltà di Medicina “ ha avuto il coraggio di integrare il Policlinico con il Santa Maria per mettere in comune le eccellenze”. Una sfida che, come ha ricordato l’assessore regionale alla Salute Ezio Beltrame, sarà portata avanti “grazie ad un modello - che integra l'assistenza con la didattica e la ricerca - che farà scuola a livello nazionale”.
Quello della facoltà di Medicina è un percorso di continuo rinnovamento. “Da facoltà monocorso, identificata con la formazione dei medici – ha sottolineato Eugenio Gaudio, membro della Conferenza permanente dei presidi delle facoltà di Medicina e chirurgia – oggi si è assunta l’impegno di comprendere tutte le professioni sanitarie”. L’impegno di integrazione con l’ospedale, dunque, non deve spaventare: “Non ci sono territori da proteggere – ha detto Gaudio – ma sinergie da attivare”. Oltre all’Azienda unica, il preside Massimo Politi ha elencato le altre sfide da affrontare: le sedi diversificate, i corsi di laurea decentrati, lo sviluppo edilizio per i laboratori, l’ampliamento delle scuole di specializzazione e il reclutamento di nuovi ricercatori. Le testimonianze de docenti fondatori della facoltà e dei primi laureati si sono unite a quelle di Franco Frilli, rettore dell’ateneo dal 1983 al 1992, Paolo Fusaroli, componente del Comitato tecnico ordinatore della facoltà, Piero Villotta, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Arnaldo Baracetti, deputato della Repubblica dal 1976 al 1987, che hanno ripercorso le tappe dell’istituzione della facoltà.
Il bilancio dei primi 20 anni, intanto, è molto positivo. Dal 1986 ad oggi la facoltà ha sfornato oltre 1.800 fra laureati e diplomati, dei quali 630 sono medici. Vent’anni fa la facoltà è partita con 30 studenti e 6 professori: oggi conta oltre 2 mila studenti, che nell’ultimo anno sono aumentati del 15%, e un centinaio di docenti. Netta la prevalenza femminile, sia fra i laureati in Medicina (401 donne in 20 anni a fronte dei 230 uomini), sia fra gli iscritti della facoltà (le donne sono il 64%). Medicina si è rivelata uno sbocco fondamentale per gli aspiranti medici friulani (il 75% degli iscritti proviene dalla regione), ma un’opportunità allettante anche per i ragazzi stranieri, che nell’ultimo si attestano intorno al 3,7%.
Ha saputo raggiungere risultati di eccellenza. Tanto che da cinque anni domina incontrastata la classifica del Censis sulle migliori facoltà di medicina in Italia. Ha vinto nel 2003 e nel 2004 il Premio nazionale dell’innovazione, è risultata seconda fra le facoltà di medie dimensioni nel rapporto ministeriale di valutazione della ricerca. Ha ottenuto risultati di rilievo nel settore dei trapianti e delle cellule staminali.
Quest’anno è partito un progetto di ricerca aerospaziale per migliorare la qualità della vita degli anziani. È attivo il centro di ricerca Mati per lo studio della plasticità muscolare in condizioni di stress.
I numeri di Medicina
Corsi di laurea
8
Corsi di laurea specialistica
3
Corsi interfacoltà
3
Scuole di specializzazione
29
Master
3
Dipartimenti
4
Laureati e diplomati in 20 anni
1.845
Iscritti 2005-2006
2.023
Docenti
113