L’artigianato? Ora ha una cattedra
È la prima del suo genere in Italia. Sarà un insegnamento specifico inserito nel corso di laurea di Economia aziendale.
Faleschini e Honsell firmano l'accordo alla presenza di Illy
E’ la prima del suo genere in Italia e debutta a Udine: è la cattedra dell’artigianato, istituita all’ateneo friulano su sollecitazione dell’associazione di categoria e recepita a tempo di record.
Nell’ottobre 2005, infatti, il presidente di Confartigianato Udine, Carlo Faleschini, a nome del consiglio della federazione, nel corso di un incontro con il rettore Furio Honsell e con la professoressa Cristiana Compagno, ne aveva chiesto l’istituzione per “formare gli imprenditori artigiani e della piccola impresa di oggi e di domani, giovani che debbono saper competere in un mercato globalizzato”. Lo scorso 26 settembre è stata presentata, nell’azienda vitivinicola di Piero Pittaro, alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy, per sottolineare l’importanza di due settori, quello dell’artigianato e dell’agricoltura di qualità, due colonne portanti dell’economia del Friuli Venezia Giulia, due realtà che sanno innovarsi nel rispetto della tradizione.
Il corso, denominato “Organizzazione e management dell'impresa artigiana” sarà avviato nell’anno accademico 2007-2008 e costituirà un esame obbligatorio della laurea triennale di Economia aziendale. La cattedra gestirà una serie di insegnamenti riguardanti il settore artigiano: dall'organizzazione al marketing, dall'innovazione alla strategia d'impresa artigiana.
Responsabile dei contenuti scientifici del nuovo insegnamento è Cristiana Compagno, che coordina anche un progetto di ricerca, con le università di Padova e con la Bocconi di Milano, in cui Udine è protagonista del “family business” sulle piccole aziende familiari, spina dorsale dell’economia del Nordest. I finanziamenti, pari a 70 mila euro per cinque anni, sono stati reperiti dall’università, dalla Confartigianato e dalla Banca di Cividale che ha voluto supportare questa iniziativa.
Una risposta ad una esigenza forte di artigianato e piccola impresa. E l’ateneo friulano ha raccolto la sfida. “La richiesta avanzata a suo tempo da Confartigianato – ha detto Honsell – dà la percezione netta che questa nostro Friuli ha risorse, competenze, professionalità, voglia di fare che sono le armi che consentiranno all’artigianato e alla piccola impresa, che rappresentano la maggior parte del tessuto economico e produttivo, di superare questa grave crisi strutturale”.
L’iniziative è stata apprezzata dal presidente Illy che ha ricordato come in Italia il 70% degli imprenditori abbia come titolo di studio la terza media, mentre “nell’era della conoscenza, la formazione assume un valore fondamentale per la competitività”.