Nuove imprese dalla ricerca scientifica
Le università stanno cambiando volto. E non potrebbero fare altrimenti, perché il paradigma che meglio caratterizza il momento storico che stiamo vivendo è quello dell’instabilità e dell’incessante trasformazione delle conoscenze e delle organizzazioni. È questa una delle possibili chiavi di lettura offerte da “Ricerca scientifica e nuove imprese. Spin-off accademici e valore della conoscenza”, il volume curato da Cristiana Compagno e Daniel Pittino. Non serve più ormai andare negli Stati Uniti per conoscere scienziati che decidono di dare vita a un’impresa portando sul mercato le loro scoperte scientifiche. Anche nelle università italiane capita sempre più spesso che i ricercatori si confrontino con piani d’impresa, venture capital e analisi degli impatti potenziali della ricerca sul territorio. L’ateneo di Udine, ad esempio, già da alcuni anni ha concretizzato in un ampio sistema di progetti la strategia della valorizzazione della ricerca: dalla creazione dell’Ufficio trasferimento tecnologico all’organizzazione della tappa locale della business plan competition Start Cup, dalla partecipazione al Parco scientifico Danieli all’ideazione della prima Fiera dell’Innovazione. Il libro condensa l’esperienza maturata sul campo dagli autori indagando in profondità lo spin-off accademico, cioè la nuova impresa che nasce per sviluppare e commercializzare un’idea nata dalla ricerca. La materia viva da cui trae origine il libro emerge costantemente dalle pagine, andando a documentare con una ricca serie di casi aziendali di spin-off la trattazione teorica. Le esperienze dei ricercatori-imprenditori sono infatti una testimonianza di un modo nuovo di fare impresa e di un rapporto tra università e imprese che sta cambiando.
CRISTIANA COMPAGNO E DANIEL PITTINO (A CURA DI)
“RICERCA SCIENTIFICA E NUOVE IMPRESE”
PAGG. 358,
ISEDI, NOVARA
GIUGNO 2006