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Gli studenti danno il voto ai corsi di laurea

I docenti dell’università di Udine? Promossi in didattica. Lo dicono gli studenti, nel questionario di valutazione di fine corso realizzato dal nucleo di valutazione dell’ateneo.
Ottima la disponibilità e la correttezza verso gli studenti, fra l’8 e il 10 anche il rispetto degli orari, sia nei giorni di ricevimento che nei giorni di lezioni, fanalino di coda soltanto le indicazioni fornite su come affrontare lo studio della materia. La pagella non appartiene ad uno studente, bensì ai professori dell’ateneo friulano. Come accade ormai da molti anni, infatti, all’università di Udine anche i docenti e i corsi di laurea sono sottoposti a continue verifiche da parte degli iscritti. Alla fine di ogni corso, infatti, sono i ragazzi a decidere se promuovere o bocciare il corso seguito, compilando una “pagella” dove è possibile segnalare disfunzioni o ritardi. Anche quest’anno la didattica dell’università di Udine viene promossa a pieni voti dai suoi circa 17 mila studenti che hanno frequentato le lezioni e compilato complessivamente oltre 65 mila questionari nell’anno accademico 2004-2005: l’88,7% degli iscritti (a fronte dell’88,2% dell’anno precedente) dà un giudizio almeno sufficiente alle lezioni seguite e ben il 50,9% addirittura assegna ai corsi dell’ateneo friulano e ai loro docenti addirittura un voto dall’8 al 10.
Che cosa suscita il maggior gradimento? L’89% si dichiara soddisfatto del tempo dedicato dal docente ad esempi, applicazioni o analisi di casi, l’88% promuove a pieni voti la chiarezza e l’efficacia espositiva del docente. Gli studenti più soddisfatti della didattica sono quelli di Lettere, i più severi nei giudizi quelli di Ingegneria. I dati emergono dall’analisi condotta dal Nucleo di valutazione dell’ateneo, con la collaborazione del Centro sviluppo e valutazione. “L’offerta formativa dell’ateneo – si legge nella relazione – appare quindi orientata verso un elevato gradimento da parte degli studenti frequentanti, confermando il trend delle rilevazioni precedenti”.
L’aspetto di maggiore criticità (anche se la quota di soddisfatti rasenta comunque l’81%), come nelle indagini precedenti, si conferma essere quello relativo alle indicazioni fornite dal docente su come affrontare lo studio della propria materia. “Questo si verifica – si legge nella relazione – sia nelle facoltà scientifiche, nelle quali lo studente trova una notevole complessità degli argomenti trattati, sia nelle facoltà umanistiche e giuridiche, in cui la mole dei programmi dei corsi richiede opportuna organizzazione e pianificazione dell’apprendimento. Emerge quindi qualche carenza di autonomia da parte degli studenti nella gestione dello studio”.
Ma la rilevazione offre anche uno spaccato della popolazione studentesca che frequenta le lezioni dell’università di Udine. Dai dati emerge che le ragazze seguono le lezioni più assiduamente rispetto ai colleghi maschi, superando il 57% del totale, una percentuale superiore al peso delle femmine nella popolazione studentesca dell’Ateneo che si aggira intorno al 50,9%. In particolare, si osservano punte di maggiore distanza fra la percentuale di donne iscritte e frequentanti nei corsi di Economia (57,7% di frequentanti a fronte di 47,9% di iscritte) e Agraria (48% di frequentanti contro 41% di iscritte). Gli studenti di Medicina sono i più assidui nel frequentare le lezioni: il 96,6% era presente ad oltre il 60% delle lezioni, quelli di Lettere invece preferiscono studiare per conto loro. Per quanto riguarda i corsi di laurea specialistica, invece, i più assidui a lezione sono gli studenti di Economia (il 93,6% ha seguito oltre il 70% delle lezioni), Ingegneria e Giurisprudenza.
Gli iscritti a Ingegneria risultano i più bravi anche relativamente al voto in uscita alla maturità: il 33,9% ha dichiarato un voto compreso fra 95 e 100 centesimi ed il 36,2% tra 80 e 94. Si nota poi che il 43,9% degli studenti frequentanti le lezioni universitarie proviene dai licei. Giurisprudenza è la facoltà con la maggiore incidenza di studenti “liceali” (57,2%), seguita da Medicina (53,6%), mentre Economia ha un numero elevato di studenti provenienti da istituto tecnici (55,4%).