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Laureati triennali più veloci. Ma con voti più bassi

I risultati dell’ultima indagine Almalaurea. I laureati di primo livello dell’università di Udine preferiscono trascorrere un periodo all’estero e il 77% lavora mentre studia. Oltre la metà ha deciso che proseguirà gli studi. Ottima la valutazione delle lauree specialistiche.
Sono più rapidi a laurearsi, anche se si accontentano di un voto più basso. Preferiscono trascorrere un periodo all’estero e ben il 77% lavora mentre studia, oltre la metà frequenta uno stage. Conoscono molto bene sia l’inglese sia gli strumenti informatici. E oltre il 65% ha già deciso che continuerà a studiare. È la prima fotografia dei laureati triennali dell’università di Udine. L’identikit dei cosiddetti “figli della riforma”, conosciuta come 3+2, emerge dall’ultimo rapporto Almalaurea che ha coinvolto 38 atenei del consorzio e preso in esame i percorsi di 176 mila laureati di cui 79 mila di primo livello e 87 mila pre-riforma e 6 mila delle lauree specialistiche. I neo-dottori dell’ateneo friulano oggetto dell’analisi sono stati 971 del vecchio ordinamento, 1.644 triennali e 153 delle lauree specialistiche. La performance dei laureati triennali migliora ancora se si considerano soltanto i neo-dottori che l’indagine definisce “puri”, ovvero quelli che hanno seguito solo i corsi triennali, diversamente dagli “ibridi” che provengono da corsi pre-riforma. I “puri” friulani si laureano a 23,7 anni in poco più di 3 anni e mezzo. Ben il 70% di loro intende proseguire gli studi, nel 56,1% dei casi iscrivendosi alla laurea specialistica, seguita dal master (6,9%) e oltre il 66% promuove l’ateneo, dichiarando che si iscriverebbe allo stesso corso della stessa università. “Siamo stati i primi a far partire le lauree triennali – ricorda il rettore Furio Honsell – i primi risultati sono positivi, ma abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, in particolare per perfezionare il raccordo con le esigenze del sistema economico e ampliare gli sbocchi lavorativi ai giovani”. Ma cosa vogliono fare “da grandi”? Il 42,5% è interessato a lavorare nel settore dell’organizzazione, seguito (41,8%) da quello del marketing, della comunicazione e delle pubbliche relazioni, a differenza della media italiana dove la metà dei neo-dottori triennali prediligono l’area della ricerca e sviluppo. Nella ricerca del lavoro sono ritenuti rilevanti l’acquisizione di professionalità (82,6%), seguita a distanza dalla sicurezza del posto di lavoro (62%), fanalino di coda il tempo libero, considerato essenziale soltanto dal 20%. L’85,6% vorrebbe un lavoro a tempo indeterminato: indifferente il settore per il 42,5%, mentre il 30,7% preferirebbe trovare un impiego alle dipendenze nel settore privato. Ottima la performance dei laureati del biennio specialistico. Si laureano a 27,3 anni (28 anni in Italia), in 1,9 anni (2,2 in Italia). Il 20,3% di loro compie un periodo di studio all’estero (il 14,7 la media italiana), il 53,4% è “decisamente soddisfatto del corso di studio” (45,9 in Italia), il 32,2 del rapporto con i docenti (31,3 in Italia), il 61,9% considera le aule adeguate (31,5 in Italia) e il 36.4 le biblioteche funzionali (30,8% in Italia). Addirittura l’82,2% si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso della stessa università (il 74,6% la media italiana).     L’identikit dei laureati triennali     Udine Italia Numero laureati 1.644 78.820 Età media alla laurea 24,7 25,7 Punteggio degli esami 25,4 26,2 Voto di laurea 99,1 102,4 Durata media degli studi (anni) 3,7 4,1 Periodi di studio all’estero (%) 10 8,1 Periodi di stage (%) 52,9 57,2 Mesi impiegati per la tesi 3,8 4,1 Esperienze di lavoro (%) 77,2 72,2 Conoscenza almeno buona dell’inglese scritto (%) 65,6 60,4 Conoscenza almeno buona strumenti informatici (%) 81,5 82,7 Vogliono proseguire gli studi (%) 65,8 78,6   Fonte: Almalaurea 2006