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La guida turistica? Nel cellulare

Le cartine geografiche vanno in pensione. Città e luoghi artistici e archeologici si potranno visitare con un software che utilizza il sistema Gps. Lo hanno inventato gli informatici dell’università di Udine.
Senza carta e senza fili: a fare da cicerone ai turisti sarà una guida elettronica tascabile. Grazie ad un innovativo software, realizzato dal team di informatici, guidati da Luca Chittaro, del Laboratorio di interazione uomo-macchina dell’università di Udine. La guida turistica del futuro, disponibile per computer palmare e telefono cellulare, sarà in grado di fornire spiegazioni audio, filmati e immagini in 3D che interagiscono con un sistema di localizzazione Gps, capace di stabilire il luogo esatto in cui si trova l’utente e di guidarlo nel suo percorso. Anche il turismo, quindi, si appresta a compiere il passaggio dall’analogico al digitale. Lo strumento che manderà in pensione cartine e guide turistiche si chiama Tech4Tourism, si è già fatto notare nella business plan competition Start Cup, è stato presentato al Bit 2006 (la Borsa Internazionale del Turismo) ed è in fase di realizzazione come spin-off universitario attraverso Technoseed, l’incubatore d’impresa del Parco tecnologico di Udine. Non ha ancora un partner commerciale ma, grazie al successo che le tecnologie digitali stanno avendo nei diversi settori della vita quotidiana e in particolare proprio in quello del turismo, i clienti non tarderanno ad arrivare. Anche perché il nuovo software non si limiterà a sostituire le guide turistiche fornendo un data base di informazioni digitalizzate per conoscere la città che stiamo visitando, ma farà molto di più. Sarà sufficiente un cellulare con GPS per individuare la posizione dell’utente che sarà guidato attraverso l’itinerario più breve o quello di maggior interesse. Insomma, l’itinerario preferito non sarà soltanto a portata di mano, ma potrà essere personalizzato. “Sarà possibile scegliere percorsi artistici, enogastronomici o interessanti per la vita notturna - spiega Chittaro -. Il sistema Gps individua la posizione del turista e la guida parla all’utente attraverso un auricolare senza fili. Il luogo in cui si trova l’utente viene mostrato all’interno di una riproduzione 3D e diventa interattivo: in questo modo è sufficiente cliccare sugli elementi della ricostruzione virtuale per animare il luogo in cui il turista si trova e avere a disposizione le informazioni utili”. Lungo le vie delle città d’arte e all’interno dei musei la tecnologia mobile si rivela di grande utilità per il “turista senza fili”, che attraverso programmi scaricabili sul proprio dispositivo ha la possibilità di ascoltare in tutta tranquillità la storia di luoghi, fatti e persone. Ma non solo. La guida turistica mobile sarà in grado anche di mostrare la forma originaria di un luogo, ad esempio nel caso della visita ad un sito archeologico, che sarà ricostruito attraverso la computer grafica. “Con la grafica tridimensionale – sottolinea Chittaro – è possibile aprire una sorta di finestra sul passato per visualizzare i luoghi visitati come apparivano in altre epoche storiche. Ma sarà anche possibile entrare virtualmente in edifici attualmente esistenti, ma non accessibili al pubblico oppure in fase di restauro”. Il laboratorio sta sviluppando un software per l’inserimento dei contenuti nella guida che possa essere utilizzato da personale non informatico. Attualmente è in fase di collaudo in un progetto pilota con la Scuola di specializzazione in Storia dell’arte dell’ateneo udinese, nel quale verranno realizzati percorsi incentrati sul tema delle vecchie mura della città di Udine. I software funzionano su tutti i palmari e cellulari che abbiano come sistema operativo Windows Mobile. Informazioni dettagliate all’indirizzo http://hcilab.uniud.it/t4t/ .     Medicina, con Vedi si semplifica la visualizzazione dei dati clinici   Dopo le guide mobili per turisti, la simulazione delle acrobazie delle Frecce Tricolori, la prototipazione rapida dei capi di abbigliamento, i musei virtuali guidati da umanoidi, fino alla simulazione che riproduce gli effetti del terremoto del Friuli (6 Maggio 1976) sul Duomo di Venzone (sul sito http://hcilab.uniud.it/terremoto/ è possibile visionare i video con il terremoto in realtà virtuale), il Laboratorio di interazione uomo-macchina dell’ateneo friulano si cimenta con il campo della medicina. La quantità e la complessità dei dati a disposizione del personale medico sono in costante crescita, grazie allo sviluppo tecnologico ed all’aumento della memoria disponibile nei computer. Un’immediata conseguenza è la necessità di riuscire a visualizzare e gestire un considerevole numero di informazioni in modo semplice e veloce. Questa necessità ha portato all’implementazione di “Vedi”, un sistema per la visualizzazione di grosse quantità di dati clinici in emodialisi: una schermata sola sostituisce decine di schermate di sistemi tradizionali, aumentando le possibilità di gestione e comprensione dei dati raccolti dalle macchine durante le sedute di emodialisi. Il sistema, che sfrutta l’integrazione di metodi di information visualization bidimensionale e tridimensionale, offre inoltre un vasto insieme di strumenti interattivi per manipolare la visualizzazione dei dati secondo le proprie esigenze. Vedi è stato realizzato nell’ambito di un progetto Prin-Cofin del quale il professor Chittaro è stato coordinatore nazionale.