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Oriente e Occidente a confronto

Parte la seconda edizione di “Identità e differenze al tempo dei conflitti”, la manifestazione organizzata dall’associazione vicino/lontano. Da quest’anno aumenta il coinvolgimento dell’Università di Udine.
Angela Terzani consegna il premio Terzani al vincitore dell'edizione 2005, l'etnologo francese Francois Bizot, autore de "Il Cancello"
Da mercoledì 10 a domenica 14 maggio Udine ospiterà per la seconda volta “Identità e differenze al tempo dei conflitti”, una manifestazione, organizzata dall’associazione vicino/lontano, che si articola in una serie di eventi incentrati sul confronto tra culture diverse, e in primo luogo fra Oriente e Occidente, così come su temi d’attualità che spaziano dalla politica all’economia, dalla religione alla lingua. La domanda che si pongono in molti – e non solo gli organizzatori i quali, mentre questo articolo va in stampa, sono naturalmente impegnati a limare gli ultimi particolari del programma – è se sarà possibile ripetere l’exploit dell’anno scorso, quando Udine sembrò diventare per alcuni giorni una piccola capitale della cultura. L’inaugurazione avrà luogo giovedì 11 maggio nel tardo pomeriggio nella Chiesa di S. Francesco, e sarà subito seguita dal primo degli incontri a più voci, intitolato ‘In bilico tra dentro e fuori: inclusione ed esclusione in un mondo globalizzato’ e al quale parteciparanno Aldo Rovatti, Alessandro Dal Lago, e il filosofo Peter Sloterdijk. Nei giorni successivi si discuterà invece dei problemi legati all’approvvigionamento idrico in diverse parti del mondo con Frederick Mario Fales, Ettore Mo e Hama Arba Diallo, che è il segretario esecutivo della Convenzione sulla desertificazione delle Nazioni Unite (‘Le guerre dell’acqua’); dei più recenti sviluppi della politica americana con Massimo Teodori, Salvatore Veca e il fotografo Dennis Stock (‘L’America si è persa?’); dei complessi rapporti fra lingue, culture e ricerche genetiche con Roberto Gusmani, lo scrittore bosniaco Bozidar Stanisic e lo studioso americano Steve Olson (‘Lingua, geni, identità’); della competizione economica fra Oriente e Occidente con Romeo Orlandi (’Uomini e PIL. Cindia e gli altri: quanto cosa sfidare economicamente l’Occidente?’), e delle questioni che pone al mondo d’oggi il multiculturalismo con Alberto Burgio, Gian Paolo Gri e l’antropologo Jean-Loup Amselle (‘C’è un tribunale delle culture?’). Sempre nella chiesa di S. Francesco si avranno però anche alcuni ‘assoli’, vale a dire incontri individuali con studiosi di fama mondiale e ben noti anche in Italia: si potranno ascoltare così il sociologo Zygmunt Bauman, l’economista Jeremy Rifkin e la filosofa Gayatri Chakravotry Spivak. Altri dibattiti si svolgeranno poi anche in altri luoghi quali il Teatro S. Giorgio e il Mercato del pesce, dove per esempio Giangiorgio Pasqualotto ha fissato tre appuntamenti in cui si parlerà di induismo, taoismo e buddhismo, mentre due mostre fotografiche e vari spettacoli teatrali faranno da contorno agli ulteriori incontri previsti un po’ dappertutto in città. Oltre alla nuova sezione ‘Fuorirotta’, che propone a sua volta vari appuntamenti dedicati al tema del viaggio come fonte di conoscenza e di scoperta, un altro momento clou della manifestazione sarà l’assegnazione del ‘Premio letterarario internazionale Tiziano Terzani’. Dopo che l’anno scorso il vincitore era risultato l’etnologo francese François Bizot, chi premierà quest’anno la giuria presieduta da Angela Terzani? Come si ricava da questa fin troppo schematica – e in ogni caso incompleta – presentazione, il programma si annuncia quanto mai ricco. Rispetto all’edizione dello scorso anno è aumentato anche il coinvolgimento a vario titolo di docenti dell’Università di Udine: una conseguenza, questa, di una più stretta collaborazione tra l’associazione vicino/lontano e l’università fortemente voluta da entrambe le parti, e sancita recentemente dalla firma di un’apposita convenzione. Non resta che augurarsi che tutta la comunità universitaria – a cominciare dagli studenti – partecipi alla manifestazione e ne tragga spunti di riflessione e - perché no? - occasioni di divertimento.
Giorgio Ziffer