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Tra hardware e bit: la scommessa delle tecnologie web

Il corso di laurea di Informatica a Udine è stato il quinto in Italia ad essere attivato.
Una facoltà a misura di studente. Un modello di “facoltà nuova” che ha puntato, fin dalla sua istituzione, nel 1978, sulla ricerca e sull’innovazione al servizio della società scegliendo come perno didattico l’informatica. All’epoca una scommessa, ora una realtà della vita quotidiana. Ovunque e per tutti. Il primo corso attivato dalla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali è stato, infatti, nel 1979, l’allora Scienze dell’informazione. Il quinto in Italia, poi trasformatosi in Informatica nel 1994. Nel ‘92 partì il corso di Matematica, nel 2001 fu la volta del filone delle Tecnologie web e multimediali. A misura di studente. «Siamo una facoltà – spiega il preside, Carlo Tasso – che ascolta gli studenti. Un’opera fondamentale, perché rafforza l’ascolto e il dialogo, viene svolta da sei tutor. Conoscere l’opinione e il grado di soddisfazione degli studenti è il punto di partenza imprescindibile per un processo di miglioramento costante che deve riguardare tutti». La dimensione “umana” della facoltà consente un rapporto diretto e una collaborazione continua fra studenti, docenti e ricercatori. Da una decina d’anni, con il Career day, la facoltà aggiorna gli studenti sugli sviluppi in corso nel settore dell’Ict grazie alle testimonianze qualificate, portate da imprenditori, manager e professionisti operanti nel campo. Laboratori per tutti. La facoltà dispone di due laboratori informatici: uno per la didattica di base, l’altro per quella avanzata. Complessivamente, le postazioni disponibili sono circa 130. Docenti, ricercatori e studenti delle lauree specialistiche possono usufruire anche dei numerosi laboratori avanzati dei dipartimenti di riferimento della facoltà: una quindicina in quello di Matematica e informatica e una decina nel dipartimento di Fisica. Più scienza, più donne: più laureati. Nel 2005 Scienze ha aderito a due iniziative che puntano a incentivare l’iscrizione alle facoltà scientifiche. Il primo progetto, “Donne, scienze e tecnologie”, è della Regione ed è finanziato dal Fondo sociale europeo. Consente di erogare borse di studio alle studentesse immatricolate per la prima volta e alle migliori fra loro dopo il primo anno accademico. La seconda iniziativa, “Lauree scientifiche”, ha una durata biennale ed è stato promossa per favorire lo studio della matematica negli ultimi anni delle scuole superiori. «Sono azioni molto positive – sottolinea il professor Tasso – che mettono in evidenza l’attenzione delle istituzioni verso le lauree scientifiche, giustamente considerate come un elemento fondamentale per rilanciare la competitività e lo sviluppo economico del nostro paese». Un’altra Fisica. Dalla teoria all’applicazione pratica. Simulazioni dei fenomeni meteorologici o di attività industriali come, ad esempio, la propagazione dei fumi inquinanti nell’atmosfera. Metodi sviluppati per studiare i fenomeni fisici applicati alla progettazione, all’analisi e alla simulazione di attività umane. È il principio che sta alla base del corso di laurea specialistica in Fisica computazionale, dove computazione vuol dire sistemi di calcolo per fare simulazioni. Un contributo applicativo che la fisica può dare al miglioramento della qualità della vita, naturale e associata. Didattica trasversale, competenze professionalizzanti. «Molte applicazioni matematiche e informatiche – chiarisce il preside – sono utilizzate per costruire sistemi a supporto dei processi produttivi, decisionali, gestionali e organizzativi delle aziende». La laurea specialistica interfacoltà in Statistica e informatica per la gestione delle imprese è una delle risposte a queste richieste provenienti dal mondo imprenditoriale. Su un altro versante, l’indirizzo in Bioinformatica del corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie rappresenta la nuova frontiera nell’uso dell’informatica a supporto della genomica. Il master in “Information technology”, organizzato in collaborazione con il Birla Science center di Hyderabad, in India, costituisce una delle conferme più prestigiose della vocazione internazionale della facoltà. Erogato totalmente on line, il master di primo livello in “Open distance learning” è promosso in collaborazione con le Università di Macerata e Camerino. Innova le metodologie didattiche e prefigura l’università del futuro che, in molti casi, è già una realtà come il corso di laurea in Relazioni pubbliche on line attivato dall’ateneo friulano. La parte “on line” del master fa capire quali sono gli strumenti informatici per costruire questi nuovi sistemi didattici. La parte “learning”, invece, prepara gli informatici all’uso del calcolatore per insegnare. Tirocini? C’è il portale. La facoltà di Scienze ha proposto e contribuito a realizzare il Portale tirocini dell’università di Udine. Si tratta di uno strumento innovativo che semplifica e automatizza i vari passaggi relativi agli stage. Gestisce i processi di tutti gli interlocutori coinvolti: lo studente che cerca informazioni su dove andare a fare lo stage; l’azienda o l’ente pubblico che offrono progetti formativi; gli uffici dell’università che hanno a disposizione uno strumento che consente di seguire passo passo tutte le fasi del tirocinio, differenziate per le diverse facoltà dell’ateneo friulano. Stage intensivi. I tirocini dei corsi di laurea della facoltà di Scienze possono variare da due a quattro mesi. Sono oltre 170 le convenzioni che la facoltà ha sottoscritto con enti e aziende, italiane ed estere, per dar modo agli studenti di effettuare stage qualificanti. Fra i partner ci sono anche l’Associazione tecnica dell’automobile (Ata) del Centro ricerche Fiat di Torino, la Camera di commercio italo americana di Chicago, il Centro di ricerca e restauro dei Musei di Francia di Parigi, l’Istituto di elettronica e di Ingegneria dell’informazione e delle comunicazioni del Cnr di Genova e la Orion mobile solutions di Rotterdam. Matematica e Ict. Sono positive le prospettive occupazionali per i laureati in Matematica e in Informatica. Il bisogno di competenze informatiche si sta diffondendo e l’Ict in Italia è uno dei settori in cui c’è maggior bisogno di crescita quantitativa e qualitativa. Ma anche nell’area matematica, specie nel campo dell’insegnamento, si stanno aprendo nuove possibilità viste le carenze di insegnanti nelle scuole medie e superiori. «Chi si iscrive adesso a Matematica – dice Tasso – si laureerà entro la fine del decennio e, se ha la vocazione dell’insegnamento, potrà trovare troverà sicuramente ampie possibilità nella scuola».     L’informatico laureato imprenditore.   «Studente di informatica a Udine, come tanti colleghi di studio rimasi coinvolto dalla frenesia imprenditoriale del settore: bastava un’idea, un computer e un po’ di buona volontà per improvvisarsi esperti d’informatica». Marco Zanuttini, udinese, amministratore delegato di Overit, una delle aziende informatiche più importanti del Friuli Venezia Giulia con sede a Fiume Veneto (Pn), prima ancora di laurearsi in Scienze dell’informazione presso la facoltà di Scienze dell’ateneo friulano diede vita a una piccola azienda di produzione di software. «Anni faticosi – racconta –, gestire un’azienda senza alcuna esperienza non era facile e poi c’era sempre la laurea da raggiungere!». Lasciata da parte per un po’ la vocazione imprenditoriale iniziò un’esperienza manageriale alla Bofrost, azienda leader in Europa nella distribuzione di prodotti alimentari surgelati, come responsabile dei sistemi informativi. «Partecipando al suo sviluppo e consolidamento – spiega Zanuttini – acquisii un’esperienza e delle competenze formidabili che misi a frutto quando nel 2000, assieme a Bofrost, creai Overit». Fin da subito la nuova realtà iniziò a costruirsi un suo mercato e, conseguentemente, un ruolo autonomo dalla capogruppo. Nel 2003 il salto di qualità con la ricerca di un partner tra le aziende leader nell’Information Technology. Due anni fa la svolta: Overit esce da Bofrost ed entra nel gruppo Engineering, una delle aziende informatiche più importanti in Italia con oltre 4000 dipendenti. «Una scelta azzeccata – dice Zanuttini – perchè in due anni abbiamo raddoppiato il fatturato e siamo passati da 35 a oltre 70 dipendenti». Oggi Overit è un centro di ricerca e di sviluppo all’avanguardia con decine di clienti fra le più prestigiose aziende italiane. «Il nostro – sottolinea Marco Zanuttini – è il successo di una squadra formata da persone incredibili: tecnici sopraffini, progettisti con grandissime capacità, manager preparatissimi, e la maggior parte di loro si è laureata all’università di Udine e viene dalla nostra regione».    
Una facoltà a misura di studente. Un modello di “facoltà nuova” che ha puntato, fin dalla sua istituzione, nel 1978, sulla ricerca e sull’innovazione al servizio della società scegliendo come perno didattico l’informatica. All’epoca una scommessa, ora una