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Impresa e ricerca: è partita la scommessa europea

Usufruire delle opportunità di finanziamento europee è una delle maggiori difficoltà per le imprese. In loro aiuto è arrivato lo sportello dell’Agenzia per la promozione della ricerca europea, aperto al Parco scientifico di Udine. Nel primo anno di attivazione hanno preso contatto 150 aziende e istituzioni.
Un incontro dello sportello Apre
Oltre 150 aziende e istituzioni del territorio sono entrate in contatto, nel corso del suo primo anno di attività, con i servizi forniti dallo sportello Apre Friuli Venezia Giulia – Udine, operativo al Parco scientifico e tecnologico di Udine da poco più di un anno. Apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) è l’associazione senza scopo di lucro che opera in stretta collaborazione con il ministero dell’Università e della Ricerca, sostenuta da circa ottanta organizzazioni private e pubbliche del mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica (tra cui Friuli Innovazione e università di Udine, soci ordinari di Apre). È presente su tutto il territorio nazionale con una serie di sportelli regionali, impegnati a favorire la partecipazione italiana ai programmi europei di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica nei diversi settori della scienza e della tecnologia. Opportunità di finanziamento. Nello specifico, lo sportello Apre del Parco di Udine svolge attività di informazione, assistenza e formazione sul Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, ma anche sulle opportunità di finanziamento nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica offerte da programmi comunitari strutturali, nazionali e regionali. Tre i progetti presentati all’Unione Europea nel corso del 2005 nei settori delle telecomunicazioni, dell’informatica e della gestione informatica dei beni artistici, in collaborazione con le facoltà di Ingegneria e di Lettere dell’Università di Udine. Altri quattro progetti di ricerca sono in fase di definizione tra aziende del territorio e università di Udine nei settori dell’alimentare, dell’energia e del medicale. Dalla genomica alla qualità alimentare. I servizi dello sportello Apre sono indirizzati in modo particolare alle imprese del territorio, ma anche alle istituzioni e operatori del settore. Proprio per cercare di promuovere la conoscenza delle ultime risorse che il VI Programma Quadro (2002 – 2006) offre nei più diversi settori di ricerca (genomica, ICT, nanotecnologie, aeronautica e spazio, sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, sviluppo sostenibile, cittadinanza e governance) e favorire l’incontro università-impresa, nel corso del 2005 lo sportello Apre del Parco, in collaborazione con l’università di Udine, ha promosso un ciclo di 4 seminari operativi sui temi “nanotecnologie e nuovi materiali”, “tecnologie e società dell’informazione”, “sistemi energetici sostenibili”, “opportunità per le imprese friulane in India”, secondo un modello di lavoro che ha incontrato il favore dei partecipanti: ad una prima parte a cura dei funzionari dell’Apre dedicata alla presentazione tecnica dei bandi, segue una seconda in cui l’università di Udine presenta progetti di ricerca di eccellenza sviluppati nel settore e in conclusione c’è la possibilità di incontri individuali di approfondimento con Apre o con l’università. I seminari hanno coinvolto 160 fra imprese ed enti della regione, trenta dei quali hanno poi richiesto allo sportello Apre ulteriore assistenza individuale,informazioni o incontri con l’università. Le nuove attività. Anche nei primi mesi del 2006 l’attività dello sportello Apre è ripresa subito a ritmo intenso, con una giornata informativa sulle “opportunità europee a sostegno dell’innovazione nel settore AgriFood”, realizzata in collaborazione con Università e Azienda agraria universitaria Servadei; la partecipazione alla prima edizione della fiera Innovaction, con uno spazio espositivo specifico (in collaborazione con lo sportello Apre Friuli Venezia Giulia – Trieste) e con la presenza del direttore di Apre, Diassina Di Maggio, al convegno “Strumenti europei per Pmi innovative”; infine con l’affollatissima presentazione delle leggi regionali a sostegno delle Pmi (legge 4/2005) e dell’Innovazione (legge 26/2005) degli assessori Enrico Bertossi e Roberto Cosolini nel corso del seminario “Finanziamenti per le imprese e le start up innovative: le opportunità in Friuli Venezia Giulia”. Tutte le informazioni e gli aggiornamento sui bandi del Programma Quadro sono consultabili sul sito Apre (www. apre.it), mentre le attività dello sportello Apre del Parco di Udine sul sito www.friulinnovazione.it/ o www.ilparcodiudine.com .       I progetti futuri Nel corso del 2006 lo sportello Apre Friuli Venezia Giulia – Udine consoliderà l’attività informativa sulle opportunità di finanziamento dei bandi europei di ricerca attraverso l’organizzazione di incontri operativi su tematiche specifiche (anche per piccoli gruppi), ma soprattutto potenziare i servizi di assistenza fornita alle imprese e agli enti del territorio nei settori strategici dell’ innovazione, del trasferimento tecnologico e della ricerca, con l’obiettivo ultimo di favorire lo sviluppo di nuovi progetti di collaborazione università - impresa e di contribuire così allo sviluppo competitivo del territorio regionale. Una sfida importante che attende tutti (aziende, università, mondo della ricerca, operatori del settore) è sicuramente quella del VII Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, che coprirà il periodo dal 2007 al 2013, comprendendo le nuove misure di sostegno alla ricerca che saranno articolate in quattro programmi specifici: cooperazione, idee, persone e capacità. Il VII Programma quadro, oltre che essere allargato a tutti i nuovi stati membri dell’Europa, prevede anche un aumento significativo delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione Europea (oltre 70 milioni di euro). Per questo lo sportello Apre – in collaborazione con l’università di Udine, ma anche raccogliendo le indicazioni delle associazioni di categoria e degli enti del settore interessati –avvierà una campagna capillare di presentazione del VII Programma quadro sul territorio, per favorire una conoscenza approfondita dei nuovi strumenti e l’avvio di gruppi di progetto sulle singole tematiche che favoriscano lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca, partendo in primis dall’unione delle forze locali.  
Clara Canci