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Lauree specialistiche nell’offerta didattica

Buoni propositi, idee vincenti e nuovi sviluppi. E’ quanto l’università di Udine si è proposta per il 2006 nel campus di Pordenone. In questi tredici anni, infatti, molto si è fatto per consolidare i corsi di laurea triennali in Economia, Ingegneria meccanica, Infermieristica, Scienze e tecnologie multimediali. Ora sembra essere arrivato proprio il momento delle lauree magistrali. La prima laurea specialistica dell’ateneo friulano nella Destra Tagliamento, “Linguaggi e tecnologie dei nuovi media” ha riscosso entusiasmi tra i laureati in Scienze e tecnologie multimediali, tanto che a breve Pordenone sfodererà i primi laureati magistrali, professionisti con una solida formazione culturale e con elevate competenze tecnico-operative che potranno operare, con compiti di responsabilità, a livello progettuale e creativo nei vari ambiti della produzione multimediale e audiovisiva. Si tratta di persone preparate in informatica, nel settore radio-televisivo, cinematografico, della comunicazione visiva, pubblicitaria e dello spettacolo. Dal campus di via Prasecco saranno tra non molto operativi, dunque, gli esperti nella progettazione di contenuti per il settore della multimedialità e delle nuove tecnologie della comunicazione. Credere in questa laurea specialistica, significa potenziare la ricerca. Ed è proprio quanto è stato fatto con la messa in opera di nuovi laboratori, tra quelli in uso nelle realtà professionali del multimediale più avanzate per poter familiarizzare con tutto ciò che concerne realtà virtuale, musica digitale, e grafica 3D. Tra le varie strutture per le esercitazioni degli studenti e la ricerca vi è il laboratorio avanzato di montaggio e authoring A/V su piattaforme Machintosh e PC, da non dimenticare, inoltre, le telecamere digitali di fascia professionale e gli accessori necessari alla registrazione audio messi a disposizione dal Consorzio di Pordenone. Ma il vero e proprio approccio al mondo del lavoro avviene partecipando alle riprese televisive dal vivo di spettacoli ed eventi, in collaborazione con enti ed istituzioni del territorio, grazie all’utilizzo della regia mobile dell’Università di Udine presso il campus di Pordenone, una completa struttura digitale professionale Sony dotata di tre camere con accessori da studio, sistema interfono, controlli camere, monitor di controllo, mixer digitale e sistema di registrazione DVCAM. A questo proposito, sono nelle edicole di tutta Italia con cadenza settimanale, 180 mila dvd della collana Teatro (in)civile distribuiti dal quotidiano l’Unità realizzati con le nuove attrezzature dell’ateneo dagli studenti di Linguaggi e tecnologie dei nuovi media, coordinati dal docente di Cinematografia documentaria e sperimentale, Marco Rossitti. Sono stati proprio gli allievi, quindi, a curare le riprese televisive e l’edizione in dvd dei sei spettacoli della rassegna teatrale ‘900 Civile, organizzata dall’Associazione provinciale per la prosa di Pordenone, dal Teatro club di Udine e dal Comune di Pordenone assieme all’ateneo friulano e al suo corso di laurea specialistica. ‘900 Civile è quell’originale incontro tra teatro dal vivo e mezzi televisivi avvenuto tra ottobre e novembre a Pordenone presso il Deposito Giordani, a due passi dal campus di via Prasecco, a Gorizia nello scenario del teatro Verdi e al  Palamostre  di Udine. 30mila le copie a spettacolo, quindi, per un appuntamento con il teatro, non solo da applaudire dal vivo, ma anche da conservare e rivedere, grazie ad un lavoro di videodocumentazione che per la prima volta in Italia accende i riflettori in modo organico sulle espressioni più innovative del giovane teatro italiano. Un’esperienza unica per gli studenti della specialistica che hanno avuto modo di fare pratica con generi di teatro diversi e con attori tra i più apprezzati sulla scena. Sul fronte ingegneristico, l’ateneo friulano sta lavorando per integrare l’offerta formativa nella sede pordenonese con la laurea specialistica in Ingegneria dell’innovazione industriale, prevedendone l’attivazione già nel prossimo anno accademico. Questo biennio completerà il percorso di studio costituito attualmente dalla sola laurea di primo livello in Ingegneria meccanica. “In facoltà - dice Stefano Filippi, docente di Disegno e metodi dell’ingegneria industriale - stiamo definendo un percorso formativo, in stretta collaborazione con il mondo industriale pordenonese, che trasferisca e sensibilizzi negli studenti un approccio innovativo alla soluzione dei problemi ingegneristici e nella gestione del prodotto industriale. L’ingegnere dell’innovazione industriale sarà, quindi, una figura professionale con competenze trasversali, con il giusto grado di approfondimento, che potrà inserirsi ottimamente in un mercato del lavoro caratterizzato da un forte dinamismo”. Non di imminente realizzazione, tuttavia, nei programmi più rosei ci sarà anche il completamento del corso di laurea triennale nel settore dell’Economia aziendale e dell’Infermieristica in collaborazione con il Cro di Aviano. In questo modo il campus pordenonese avrà un’offerta didattica a tutti gli effetti integrale.
Sara Carnelos