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Valutazione della ricerca, Ateneo di Udine promosso a pieni voti

Scatta l’ora della valutazione. Anche per la ricerca italiana. Che è stata sottoposta ad una complessa analisi della sua produzione per il triennio 2001-1003. E ha superato il primo esame. Ottimi i risultati ottenuti dall’università di Udine. Primi in classifica il settore agrario-veterinario, secondi quello di informatica, medicina e biologia Ottimo punteggio per le scienze storico-artistiche e giuridiche.
La ricerca dell’università di Udine ottiene un’ulteriore conferma della sua eccellenza. Dopo gli ottimi risultati ottenuti nei progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (16° posto in Italia con 24 ricerche finanziate) e nei progetti di internazionalizzazione (6 iniziative approvate dal ministero), anche il primo rapporto triennale di valutazione della ricerca, realizzato dal Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (Civr) istituito dal ministero della Ricerca, promuove a pieni voti l’ateneo friulano. Cinque settori della ricerca friulana si sono piazzati nei posti più alti delle classifiche del Civr che, per ogni area, ha suddiviso gli atenei e gli enti di ricerca in mega, grandi, medi e piccoli a seconda del numero dei “prodotti” che le strutture potevano presentare in base al numero dei ricercatori. Il settore agrario-veterinario si è piazzato al primo posto, il secondo posto è stato ottenuto dalle scienze matematiche e informatiche, da quelle mediche e da quelle biologiche, mentre le scienze giuridiche hanno ottenuto il terzo posto. Inoltre, quattro settori hanno ottenuto il punteggio più alto: Scienze fisiche (0,93 punti), Scienze biologiche e Scienze giuridiche (entrambe con 0,92), Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (0,91). Il rapporto realizzato dal Civr ha analizzato ben 17.329 “prodotti” (articoli pubblicati dalle più importanti riviste scientifiche, libri, brevetti, ma anche opere d’arte e manufatti) relativi al triennio 2001-2003 proposti da 102 istituzioni che comprendono complessivamente 64.028 ricercatori (77 università, 12 enti pubblici di ricerca e 13 privati). L’università di Udine ha presentato 163 suddivisi in 18 delle 20 aree a cui era possibile partecipare. Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore Furio Honsell: “Si tratta di un risultato ottimo, che dimostra la qualità della ricerca dell’ateneo friulano in tutti i settori scientifici. La nostra università è al top, qualunque criterio si utilizzi per valutarla. L’auspicio è che il sistema universitario e quello politico proseguano con coraggio lungo la strada della valutazione, che deve però essere sempre più super-partes”. Il metodo. La valutazione è stata realizzata con un metodo che ha tenuto conto della qualità, rilevanza e originalità-innovatività dei prodotti presentati, nonché del loro potenziale competitivo internazionale, secondo una scala di valore condivisa dalla comunità scientifica internazionale, con un “peso” che poteva variare da 0 a 1. L'analisi dei prodotti ha considerato elementi quali la tipologia (articolo, libro, brevetto), la lingua di pubblicazione, la distribuzione per aree, il dimensionamento delle strutture, per giungere alla elaborazione di veri e propri rating di area, fondati esclusivamente sulla valutazione del livello di qualità dei prodotti autoselezionati dalle Strutture stesse, per ciascuna delle aree in cui esse operano. Chi sono i “giudici”. Ma chi ha valutato le ricerche? Il Civr un anno fa ha attivato 20 “panel” di valutatori con 151 “panelist” e 6.661 esperti esterni sia italiani che stranieri. La provenienza dei panelist è alquanto eterogenea: 52% dall’università, 25% da istituzioni estere, 12% da enti di ricerca italiani, 11% da imprese italiane, estere, multinazionali. Dei 6.661 esperti, il 59% appartengono a università italiane, il 22% a istituzioni estere, il 17% ad enti di ricerca italiani, il 2% ad imprese italiane, estere, multinazionali. Ogni prodotto è stato valutato da almeno due esperti anonimi con riconosciute competenze di settore. Il terzo giudizio è stato espresso da un componente del panel (scelto dal presidente del panel in relazione alle specifiche competenze e all’assenza di conflitti di interesse), che ha formalizzato una proposta di giudizio finale, riconducendo all’unitarietà i giudizi distinti degli esperti. Questa proposta di giudizio è stata vagliata all’interno del panel da uno specifico sottogruppo, costituito da almeno tre panelist, che hanno riesaminato il giudizio proposto, esprimendo sullo stesso il proprio consenso o dissenso motivato.       I risultati dell’Università di Udine. Valutazione triennale della ricerca 2001-2003   Aree Punteggio Posto in classifica Dimensione struttura Prodotti presentati Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche 0,91 7° su 23 grande 28 Scienze biologiche 0,92 2° su 18 media 10 Scienze matematiche e informatiche 0,89 2° su 15 media 13 Scienze mediche 0,84 2° su 9 media 18 Ingegneria industriale e dell'informazione 0,80 4° su 18 media 13 Scienze agrarie e veterinarie 0,75 1° su 8 media 22 Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche 0,73 12° su 15 media 11 Scienze economiche e statistiche 0,67 16° su 31 media 12 Scienze fisiche 0,93 11° su 27 piccola 3 Scienze giuridiche 0,92 3° su 31 piccola 5 Scienze e tecnologie dei nano/microsistemi 0,85 11° su 29 piccola 4 Scienze politiche e sociali 0,80 4° su 31 piccola 2 Scienze e tecnologie per una società dell'informazione e della comunicazione 0,80 21° su 35 piccola 2 Scienze chimiche 0,75 16° su 26 piccola 4 Ingegneria civile ed architettura 0,74 9° su 18 piccola 7 Scienze della terra 0,70 22° su 26 piccola 2 Scienze e tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti 0,63 20° su 25 piccola 6 Scienze e tecnologie per la valutazione e la valorizzazione dei beni culturali 0,60 25° su 26 piccola 1