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Giurisprudenza, corsi e stage sul piatto della bilancia

La più giovane facoltà dell’ateneo friulano, a sei anni dalla nascita, offre già un’offerta didattica completa. Tende la mano agli studenti con un forum on line per rispondere a dubbi e dare informazioni in tempo reale. E apre le porte al lavoro con oltre un centinaio di stage.
Istituita nel 1998, Giurisprudenza è la più giovane facoltà dell’università di Udine. Nel 1999 ha attivato il corso di laurea in Giurisprudenza. L’anno successivo, fra i primi atenei in Italia, ha fatto partire il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche. Nel 2003 è stata la volta della laurea specialistica in Giurisprudenza. «Fortemente voluta e supportata dal territorio – spiega la preside, Mariarita D’Addezio – Giurisprudenza è una facoltà giovane, concreta e innovativa soprattutto per la sua capacità di adeguare l’offerta didattica alle istanze emergenti dalla società con l'introduzione, per esempio, di insegnamenti come il diritto dei consumatori, la biogiuridica, il diritto delle istituzioni comunitarie,il diritto aereonautico, l’informatica giuridica, o l’inglese giuridico». Origini prestigiose. In Friuli, lo studio e la pratica del diritto vantano una tradizione consolidata essendo patria, fra gli altri, dello storico del diritto Pier Silverio Leicht, di Vincenzo Manzini, autore di un famoso trattato di diritto e procedura penale, del giuscommercialista Alberto Asquini e di Francesco Carnelutti, eminente teorico del diritto e grande avvocato. Le prime richieste di una facoltà giuridica a Udine risalgono al Quattrocento. Nella seconda metà del XIV secolo sorse un insegnamento dell’arte notarile cui seguì, nel XV secolo, una scuola di Instituta iuris e di arte notarile che andò avanti fino all’inizio dell’‘800. Negli ultimi decenni le istanze per l’istituzione della facoltà sono arrivate non solo dal Comitato per l’università friulana ma anche da numerose categorie professionali tramite l’Ordine degli avvocati e procuratori di Udine e il Comitato italo austriaco del notariato. Il processo di ampliamento della cultura giuridica aveva comunque già trovato un momento qualificante nel 1995 con l’attivazione del dipartimento di Scienze giuridiche. Offerta didattica completa. Una solida formazione giuridica di base, l’evoluzione del tessuto socio economico del Nord Est, la particolare collocazione geografica del Friuli e la naturale propensione all’internazionalizzazione dell’ateneo sono le linee guida che hanno ispirato gli indirizzi dei corsi di laurea. Una scelta che incontra il pieno favore degli studenti visto che i più soddisfatti della didattica fra le dieci facoltà dell’università di Udine sono proprio gli iscritti a Giurisprudenza. Scienze giuridiche propone tre curricula: Forense, Economico e dell’impresa, Internazionale e comunitario. Due gli indirizzi della laurea specialistica in Giurisprudenza: Forense e Internazionale e del diritto dell’impresa. Il previsto master in Diritto europeo dell’economia e dei trasporti offre poi un’ulteriore chance di perfezionamento post laurea, mentre la specializzazione scientifica è possibile grazie ai due dottorati di ricerca in Diritto dell’Unione europea e Diritto ed economia dei sistemi produttivi, dei trasporti e della logistica. Anche un forum on line. Una componente fondamentale e obbligatoria del percorso formativo è il tirocinio. Ben 140 le convenzioni stipulate dalla facoltà per dare la possibilità agli studenti di effettuare stage nella Pubblica amministrazione, in aziende ed enti pubblici e privati o presso studi professionali. Del centinaio di tirocini terminati finora, il 40% si è svolto nell’ambito dei servizi al cittadino; il 30% nel campo dell’assistenza legale, il 15% nel settore dei servizi alle imprese. Un altro centinaio di stage sono ancora in corso. Per conoscere e approfondire i vari aspetti della didattica e dei servizi offerti, la facoltà, in collaborazione con il Centro orientamento e tutorato, attiverà un forum on line dedicato, in particolare, agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e alle matricole. Il forum sarà attivato all’interno del sito www.orientamento.uniud.it. Studenti “logici”. «Contrariamente a ciò che comunemente si pensa nel diritto non è necessaria la memoria ma la logica. Studiare a Giurisprudenza – chiarisce la preside – richiede una spiccata capacità critica e un forte interesse per tutto ciò che avviene nella società». Lo scenario è complesso ed è composto da sfide ormai ricorrenti come il mutamento dei valori di riferimento, la prevenzione e composizione dei conflitti originati dal progresso scientifico e tecnologico, l’evoluzione dell’organizzazione istituzionale delle comunità sociali, la funzionalità degli apparati amministrativi, l’analisi giuridico-economica dei beni e servizi emergenti e il futuro delle professioni legali e la loro liberalizzazione a livello europeo e internazionale. Sempre più gli studi giuridici, specie se accompagnati da profili di specializzazione e dalla conoscenza delle lingue straniere, consentono importanti sbocchi professionali nei settori pubblico e privato, nazionali ed internazionali. Oltre ad indirizzarsi alle professioni legali e alla magistratura – per le quali è necessaria la laurea specialistica -, i laureati possono essere impiegati nei vari campi dell'attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nei settori del diritto internazionale, comunitario e comparato e nelle organizzazioni internazionali. Al servizio della società. Il diritto non è una scienza autoreferenziale ma uno strumento al servizio della società. Il progresso agevola la nostra vita quotidiana ma espone anche a maggiori rischi i diritti fondamentali dell’uomo in vari campi: dall’etica all’economia, dall’informatica alla medicina, tanto per citarne alcuni. Nel redigere una norma il legislatore deve sempre consultare l’esperto del settore oltre al giurista, altrimenti rischia di emanare regole al di fuori della realtà. Più la società diventa complessa, quindi, più sofisticati e articolati diventano i sistemi giuridici. «La norma va interpretata – spiega la prof.ssa D’Addezio – prima di essere applicata. Questo richiede una grande capacità tecnico-professionale che solo Giurisprudenza può sviluppare. Alcuni insegnamenti di materie giuridiche sono presenti anche in altre facoltà ma il metodo giuridico, indispensabile per l'interpretazione della norma, è trasmesso essenzialmente dagli studi in Giurisprudenza».       Al lavoro creando contatti fra imprese e mercati   Analizza opportunità di investimento nell’Europa centro-orientale a favore delle imprese del Triveneto alla Siest, società di consulenza fondata da Autovie Venete e Finest: Andrea Degani, 25 anni di Udine, è la dimostrazione di come le porte che si aprono ai laureati in giurisprudenza non sono solo quelle di uno studio legale o di un’aula di tribunale. «Ho intrapreso gli studi giuridici – spiega – perché offrono una preparazione duttile e spendibile». La scelta è caduta sulla facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo friulano, «che mi ha permesso – ricorda – di coniugare il forte legame con la mia terra con la ricerca di una preparazione completa e internazionale, potendo contare su organizzazione, dinamismo e docenti di elevata caratura». Completato l’iter accademico Andrea ha trascorso alcuni mesi a Londra per potenziare le sue competenze linguistiche. Al rientro in Friuli ha partecipato al master sulle “Regole dell’integrazione comunitaria in tema di trasporti“, organizzato dalla facoltà udinese in collaborazione con il Consorzio European transport law. «Fin da piccolo – racconta – ero affascinato dai camion che consegnavano la merce nell’azienda di famiglia e il gioco più bello era il tragitto in cabina con gli autisti fino alla dogana». Grazie al master Degani ha poi frequentato uno stage alle Autovie Venete Spa, gestore delle tratte autostradali A4, A23 e A28. Operando nell’area “Business development” si è occupato di progetti e programmi di finanziamento dell’Ue e di altre organizzazioni internazionali, e della gestione della partecipazione delle aziende a gare d’appalto europee. Attualmente collabora con Siest, dove ricerca, seleziona e analizza opportunità di business nei Paesi dell’Europa centro-orientale a favore delle imprese del Nord-Est operanti nei settori del trasporto, servizi e infrastrutture. «E’ un’attività molto stimolante – spiega Andrea Degani – che permette di confrontarsi con uno scenario internazionale dinamico e di contribuire allo sviluppo dell’economia “di casa nostra”».
Stefano Govetto