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Due nuove imprese nate dalla ricerca accademica

Si chiamano LabFin, Semenostrum. Lavoreranno rispettivamente nel settore economico-finanziari e, agrario. Sono i nuovi spin off realizzati da docenti e ricercatori dell’università di Udine. Continua lo sviluppo delle imprese nate dalla ricerca nei laboratori accademici.
Le prospettive e i percorsi che mettono in contatto università e impresa si incontrano anche sul terreno dei cosiddetti spin off, vere e proprie imprese che nascono dalla ricerca dei laboratori accademici. All’università di Udine, dopo la nascita del primo spin off nel 2002, lo sviluppo di queste nuove realtà imprenditoriali è proseguito a ritmo sostenuto, anche grazie alla spinta di Start Cup, il premio dell’innovazione: cinque le nuove imprese nate nel 2004, tre nel 2005, alle quali, entro la fine dell’anno, se ne aggiungeranno altre due. LabFin. Valutare la performance aziendale e trovare nuove soluzioni per migliorarla oggi non è più un optional per le imprese, ma una necessità costante alla quale, però, spesso non riescono a dare risposte efficaci, vista la carenza di società capaci di offrire un servizio a 360 gradi nei diversi settori della finanza aziendale, della finanza pubblica e degli enti territoriali e nel settore dei mercati e degli strumenti finanziari, di tipo bancario e assicurativo. LabFin srl, il nuovo spin off dell’università di Udine, vuole colmare questo vuoto. Ne fanno parte 17 soci, tutti docenti e ricercatori del settore economico e finanziario dell’università di Udine, lo stesso ateneo friulano e due società private, Iniziative srl di Mirano (Venezia) ed Euros spa di Udine. I possibili clienti? Banche, società finanziarie, enti pubblici, assicurazioni, associazioni professionali, studi di professionisti e singole imprese. SemeNostrum. Produrre e commercializzare sementi di specie erbacee selvatiche della pianura friulana per la creazione di parti stabili utili alla conservazione della biodiversità locale, per la rinaturalizzazione e il rinverdimento di aree degradate e quindi per il ripristino ambientale, per la creazione di prati fioriti ornamentali nel verde pubblico e privato, per il loro utilizzo a scopo naturalistico, ornamentale e alimentare. È l’obiettivo di SemeNostrum, lo spin off accademico con sede all’Azienda agraria universitaria Antonio Servadei, costituito da Alessandro Peressotti, ricercatore della facoltà di Agraria, Silvia Assolari, assegnista di ricerca, ed Elisa Tomat, dottoranda di ricerca del dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’ateneo di Udine. Le sementi di specie erbacee autoctone coltivate localmente non esistono sul mercato italiano, contrariamente a quanto accade nei Paesi del Nord Europa, in particolare Gran Bretagna, Germania e Svizzera, e negli Stati Uniti.