Un aiuto dalla realtà virtuale
Simulazioni tridimensionali per addestrare all’utilizzo di mezzi, pianificare interventi, ricostruire luoghi. Dispositivi mobili per consentire al personale sul campo di ottenere in tempo reale informazioni visuali sulla situazione di crisi. Sono le punte più avanzate della ricerca svolta dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (http://hcilab. uniud.it) dell’università di Udine sulla realtà virtuale applicata alle attività di protezione civile. "I sistemi 3D interattivi spiega il professor Luca Chittaro, direttore del laboratorio si possono utilizzare per simulare mezzi aerei, terrestri e navali, e per ricostruire luoghi reali a partire da dati disponibili nei Sistemi Informativi Territoriali (GIS)". I simulatori sviluppati consentono l’addestramento alle missioni anche con sistemi immersivi come caschi, guanti, volanti e cloche, che forniscono all’utente un elevato grado di realismo e coinvolgimento, nonché la pianificazione e lo studio nel mondo 3D degli interventi reali di gestione delle emergenze. "Inoltre prosegue Chittaro l’utilizzo di dispositivi mobili, quali computer palmari o computer indossabili, da parte di operatori sul campo consentirebbe loro di prendere decisioni tempestive per la salvaguardia della popolazione e del territorio, come nel caso di forti precipitazioni atmosferiche, incendi o contaminazioni". Potrebbero infatti disporre nel palmo della propria mano di una elevata quantità di informazioni sulla zona in cui operano e sull’evoluzione della situazione di emergenza in formati grafici facili da leggere. Grazie all’uso di sistemi di determinazione della posizione (quali i sistemi satellitari Gps ed Egnos), il dispositivo mobile può inoltre sapere dove l’operatore si trova e selezionare automaticamente le informazioni più pertinenti.