Nel 2005 all’Ateneo di udine in arrivo 68 ricercatori
Le risorse umane sono fondamentali per fare buona ricerca e buona didattica. L’Ateneo friulano lo sa. Per questo il suo “parco” docenti è aumentato dal 1997 ad oggi: in 9 anni sono arrivati quasi 200 studiosi.
Nel 1997 erano 542, a fine 2005 potrebbero diventare ben 735: quasi 200 nuovi docenti e ricercatori in 9 anni sono arrivati ad insegnare nelle aule e fare ricerca nei laboratori dell’ateneo friulano. Quest’anno, in seguito allo sblocco delle assunzioni negli atenei previsto dall’ultime legge Finanziaria, applicato da due anni a docenti e ricercatori, e da tre anni a personale tecnico amministrativo, tutti i docenti e ricercatori che avevano superato un concorso in questi anni potranno così essere assunti.
Cento accademici. A Udine potranno prendere servizio oltre un centinaio di studiosi: si stima, infatti, che entro il 2005 ne saranno assunti 137, anche se metà di questi sono progressioni di carriera interne: 69 docenti (32 di I fascia, tutti passaggi di ruolo interno, e 37 di II fascia, dei quali 35 interni e 2 esterni, a cui si aggiungono i 3 assunti in deroga nel 2004 e i due nel 2003) e 68 ricercatori (tutti esterni, tranne 4 tecnici laureati interni, a cui si aggiungono i 19 assunti in deroga nel 2003). Le facoltà che godranno del maggior numero di ingressi sono Ingegneria con 25 assunzioni (delle quali 15 nuovi ricercatori), Economia (18 ingressi), Agraria e Lingue (17 a testa) e Medicina (14). Il maggior numero di nuovi ricercatori, oltre che ad Ingegneria, sarà assunto a Economia (11), Scienze della formazione (9), Lingue (8), Medicina (7), Agraria e Giurisprudenza (6 a testa). Metà degli accademici hanno preso servizio sono già lo scorso mese di gennaio: 29 docenti e 22 ricercatori. In particolare, ci sono stati 27 progressioni di carriera e 24 assunzioni esterne. Le restanti assunzioni saranno effettuate in momenti diversi durante il corso del 2005, per rispettare la compatibilità economico finanziaria delle nuove assunzioni.
La realizzazione delle nuove prese in servizio, infatti, è una delle priorità inserite nel bilancio di previsione dell’ateneo. Queste prese di servizio costeranno circa 2,7 milioni di euro all’anno a regime. Nel 2005 sono stati stanziati 1,3 milioni di euro per le nuove assunzioni.
I tecnici-amministrativi. Diversa la situazione del personale tecnico-amministrativo. Il blocco delle assunzioni, infatti, riguardava soltanto le assunzioni a tempo indeterminato. L’ateneo friulano, quindi, ha avuto la possibilità di bandire concorsi a tempo determinato, eliminando così la stragrande maggioranza dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa ancora presenti. Nel 2004 hanno lavorato ben 109 persone a tempo determinato, con contratto di durata variabile (in molti casi di tre anni, ovvero il massimo del tempo possibile), che si sono sommati alle 448 unità di personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato presenti in ateneo. Da quest’anno, con lo sblocco delle assunzioni, ci sarà la possibilità di trasformare i posti a tempo determinato in unità a tempo indeterminato attraverso un nuovo concorso, quindi il numero di posti di personale tecnico amministrativo sarà mantenuto.
I concorsi futuri. Il ministero dell’Università nel 2005 ha sbloccato le assunzioni ma la Finanziaria 2004 ha previsto che i nuovi concorsi per docenti, ricercatori e tecnici-amministrativi sia a tempo indeterminato che determinato siano subordinati alla compatibilità finanziaria.
In particolare le università dovranno redigere i piani delle assunzioni triennali entro il 31 marzo. Questi programmi saranno sottoposti al ministero.