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Matricole, è positivo il primo bilancio

Immatricolazioni chiuse lo scorso 5 novembre. Ai giovani piacciono molto Lettere, Medicina, Agraria, Economia e Scienze. Meno Ingegneria e Giurisprudenza. Decollano le lauree specialistiche.
Le immatricolazioni all’Università di Udine si sono chiuse il 5 novembre: per l’anno accademico 2004-2005 si sono iscritti oltre 3.500 studenti. Gli iscritti alle lauree specialistiche, invece, sono 435, più del doppio rispetto ad un anno fa. Dai dati elaborati dal Ministero lo scorso 15 novembre, inoltre, è possibile fare un confronto più analitico, in quanto è stato realizzato lo scorporamento fra gli immatricolati “puri” e gli iscritti al 1° anno, le cosiddette “false matricole”, ovvero gli studenti che si iscrivono al primo anno in seguito a passaggi o trasferimenti da altri corsi di laurea o università. Da un anno all’altro, dunque, le matricole dell’ateneo udinese passano da 3.412 a 3.442. Il numero degli iscritti, pari a 3.577, è destinato a crescere, in tutte le facoltà, man mano che si perfezioneranno le iscrizioni al primo anno. Il fenomeno sarà ancora più marcato per le lauree specialistiche, dove, per motivi tecnici, le iscrizioni si chiuderanno dopo l’ultima sessione di laurea, nella primavera 2005. Guardando la situazione delle singole facoltà, sono cinque quelle che hanno ottenuto i risultati più positivi: al primo posto come incremento percentuale di studenti è la facoltà di Lettere e filosofia che, anche grazie al nuovo corso di laurea in Scienze e tecniche del turismo culturale (90 nuove matricole). Estremamente soddisfatta la preside, Caterina Furlan , sia per l’andamento delle immatricolazioni, sia per il successo del nuovo corso di laurea, il secondo della facoltà, dopo Conservazione dei beni culturali, per numero di matricole. Nessuna preoccupazione, invece, per la leggera flessione del corso di laurea in Lettere, "che l’anno scorso – ricorda la preside – ha registrato un incremento notevolissimo". Molto bene anche Medicina che ha saturato tutti i posti disponibili, immatricolando circa 400 studenti. "Anche quest’anno – commenta il preside Franco Quadrifoglio – abbiamo fatto il pieno. Positivo, inoltre, l’interesse registrato nei confronti del nuovo corso in Tecniche della prevenzione". Successo per Agraria dove in particolare aumenta il gradimento del corso di laurea in Viticoltura (che passa da 35 a 52 iscritti). "Quest’anno – dice il preside, Angelo Vianello – abbiamo iscritti che provengono addirittura dalla Sicilia. La via da percorrere è quella della caratterizzazione dei corsi di laurea, che devono essere originali ed efficienti. Questo non potrà che attrarre studenti dal bacino del Triveneto, ma anche, in futuro, sul fronte della Slovenia e dei Paesi dell’Est". Aumentano le matricole della facoltà di Economia, dove hanno registrato un grande successo i corsi di laurea in Economia e commercio (passate da 97 a 64) e in Statistica e informatica per la gestione delle imprese. "Economia – precisa il preside, Flavio Pressacco – si conferma facoltà capace di attrarre. È confortante notare che il calo dello scorso anno non si inseriva in una tendenza, ma era soltanto un’oscillazione su valori che ormai vanno consolidandosi". Particolare soddisfazione da parte di Pressacco anche sui dati delle lauree specialistiche . Bene anche la facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali, dove il corso che ha attirato più iscritti è stato quello di Tecnologie web e multimediali (+18%). "La nostra offerta didattica – spiega il preside, Carlo Tasso – è stata ampliata e si è confermata conforme alle aspettative degli studenti e del territorio. I dati premiano il lavoro della nostra facoltà, capace di rispondere con un’offerta didattica adeguata". Confermano il loro successo anche i corsi interfacoltà, che fin dalla loro attivazione sono stati molto amati dagli studenti: Educazione professionale e Biotecnologie. Le altre facoltà registrano qualche flessione, che comunque non preoccupa i presidi. Scendono complessivamente le matricole della facoltà Scienze della formazione, a causa del calo del corso di Scienze della formazione primaria, mentre aumenta quello in Scienze e tecnologie multimediali. Tuttavia, "i numeri relativi ai corsi di laurea – dice il preside, Franco Fabbro – rappresentano soltanto un aspetto, seppur fondamentale, dell’impegno della nostra facoltà. Collaboriamo attivamente, infatti, anche con la Scuola di specializzazione per gli insegnanti, ai corsi di sostegno e di lingue minoritarie " . La facoltà di Lingue e letterature straniere, che registra qualche decina studenti in meno rispetto all’anno scorso, ma le matricole sono 19 in più: cala il numero degli iscritti a Relazione pubbliche (anche se cresce l’analogo corso on-line) e di Traduttori ed interpreti, mentre aumenta il corso di laurea in Mediazione culturale: lingue dell’Europa centrale ed orientale. "La facoltà – commenta il preside, Vincenzo Orioles – sta attraversando un periodo di consolidamento a livello di numeri. Per il futuro si profilano positivi traguardi con l’inserimento di alcuni correttivi all’offerta formativa delle due sedi di Udine e Gorizia. In quest’ultima sede, una spinta ulteriore sarà data dall’apertura del nuovo dipartimento di Scienze della comunicazione, al servizio, in particolare, del corso in Relazioni pubbliche". Sono una decina in meno anche le matricole della facoltà di Medicina veterinaria. "Si tratta – afferma il preside, Marco Galeotti – di una leggera flessione di assestamento". Galeotti sottolinea anche come il corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie stia andando molto bene, "e Veterinaria – ricorda – ne fa parte per un quarto". Secondo il preside, in futuro, un ruolo fondamentale sarà rivestito "dalla maggiore conoscenza dei corsi a livello regionale e – dice – da una ampliata offerta didattica su tutti gli orientamenti interni della facoltà stessa". Più significativi i cali delle facoltà di Ingegneria e soprattutto di Giurisprudenza. Il preside di Ingegneria, Andrea Stella , legge il calo come dovuto "da una parte – afferma – all’offerta didattica sempre in crescita, che comporta una ridistribuzione degli studenti, dall’altra al livello qualitativamente elevato della facoltà, riconosciuto e apprezzato sul mercato. L’allargamento della frazione di studenti che accedono all’università comprende anche aree meno preparate che, di fronte all’impegno richiesto dai nostri corsi, optano per altri sbocchi". Mariarita D’Addezio , preside di Giurisprudenza, intravede principalmente due motivi, come causa della flessione. "Si tratta – precisa – di un assestamento fisiologico: nei primi anni di attivazione della facoltà, essa ha raccolto anche adesioni di studenti “anziani”, non diciannovenni, e lavoratori. Questo bacino non è elastico, e ad un certo punto si esaurisce". Altro discorso, che coinvolge le facoltà di Giurisprudenza a livello nazionale, è l’ipotesi di riforma degli ordinamenti giuridici della facoltà. "Le prospettive in questo senso – dice D’Addezio – non sono ancora precise e definite. Questo potrebbe aver creato un po’ di disorientamento".   Immatricolati e iscritti al 1° anno (lauree triennali). Confronto 2003-2004   Facoltà     a.a. 2004-05  15.11.04 a.a. 2004-05 15.11.04  a.a. 2003-04 15.11.03            a.a. 2003-04 15.11.03             Corsi interfacoltà 91               95               85                  92                  Agraria 233 247 224 249 Economia 516 529 473 494 Giurisprudenza 320 342 406 444 Ingegneria 566 589 669 699 Lettere e filosofia 311 322 221 260 Lingue e letterature straniere 555 560 536 616 Medicina e chirurgia 380 404 316 369 Medicina veterinaria 45 45 50 58 Scienze della formazione 161 170 191 209 Scienze matematiche, fisiche e naturali 264 274 241 265 Totale 3442 3577 3412 3755 Fonte: Ufficio statistica del Miur