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Far East, Udine coglie le possibilità della nuova frontiera

Nel 2005 dieci cinesi sbarcheranno all’ateneo friulano per diventare ingegneri specialisti. Poi uno stage nell’azienda Danieli che li assumerà nella sua sede di Pechino. Ma l’università pensa anche alla pubblica amministrazione.
Dal Friuli all’Asia. L’Università di Udine sbarca in Cina firmando due importanti accordi di collaborazione scientifica e culturale con la University of Science and Technology e uno con il Beijing Administrative College, due prestigiose istituzioni accademiche di Pechino. Anche l’ateneo friulano, infatti, ha partecipato con una delegazione composta dal prorettore Maria Amalia D’Aronco e dai professori Marisa Sestito e Bruno Tellia, alla missione economico-istituzionale promossa dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dalle Camere di Commercio regionali, lo scorso mese di novembre, nella Repubblica Popolare Cinese. Ingegneri cinesi all’ateneo friulano. Il protocollo d’intesa firmato con la University of Science and Technology ha dato il via ad un programma di scambio tra studenti delle facoltà di Ingegneria dei due atenei. L’accordo è stato firmato a Pechino lo scorso 18 novembre dal prorettore D’Aronco per l’ateneo friulano, Paola Perabò per la Danieli e Zhang Yue per l’università di Pechino. A partire dall’anno accademico 2005-2006 dieci cinesi neo laureati in Ingegneria meccanica verranno a Udine per un anno per conseguire, a seconda del titolo di base di partenza, la laurea di primo livello o la laurea specialistica in Ingegneria meccanica. Il loro piano di studi, che dovrà prevedere da tre a cinque esami e una tesi finale, sarà stabilito in base al curriculum di ogni singolo studente. Prima di partire per il nostro Paese seguiranno per tre mesi un corso intensivo di italiano. Arrivati in Friuli, dovranno sostenere un test di conoscenza della nostra lingua e chi non lo supererà dovrà frequentare un corso di recupero. Durante l’anno, comunque, avranno tutti la possibilità di seguire lezioni di italiano gratuitamente. Stage alla Danieli. La convenzione, inoltre, consentirà ad altri dieci studenti di ingegneria cinesi di seguire un doppio percorso formativo della durata di 16 mesi che prevede il conseguimento della laurea specialistica in Ingegneria meccanica e uno stage professionalizzante alla Danieli di Buttrio che poi, una volta ritornati in patria, li assumerà presso la Danieli Metallurgical Equipment di Pechino. Il programma è stato attivato grazie ad uno specifico accordo di collaborazione sottoscritto dai professori Stefano Miani, delegato ai rapporti internazionali della facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine e Jie Zhang, vice preside dalla facoltà di Ingegneria meccanica della University of Science and Technology, e da Fausto Drigani, engineering director della Danieli in Cina. Scambio di studenti. Per gli studenti italiani che frequentano corsi di laurea o master della facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine, la University of Science and Technology di Pechino organizzerà corsi scientifici e di cultura e società cinese della durata di sei mesi. I laureandi in Scienze dell’architettura avranno inoltre la possibilità di fare degli stage di sei mesi presso alcuni studi di architettura di Pechino. La formazione della burocrazia cinese . Quella di Udine è stata la prima università italiana a sottoscrivere un accordo di cooperazione per l’alta formazione e lo scambio di esperienze scientifiche con il Beijing Administrative College, la scuola superiore di pubblica amministrazione di Pechino. L’intesa firmata con l’istituto di formazione post laurea che prepara i quadri e i dirigenti della struttura pubblica cinese "darà modo ai due atenei – spiega il prorettore Maria Amalia D’Aronco – di realizzare progetti comuni finanziati dall’Unione europea e di attivare uno scambio di docenti e ricercatori per effettuare studi e ricerche nel campo della pubblica amministrazione". Ma soprattutto, grazie ai rapporti instaurati con il Beijing Administrative College, l’Università di Udine potrà fornire un ulteriore servizio al proprio territorio di riferimento offrendo specifici corsi a imprenditori, manager e operatori della pubblica amministrazione italiani che intendono operare in Cina. Nel futuro il design. Architettura e design sono i prossimi campi in cui si instaureranno nuovi accordi. Proficui contatti sono già stati avviati con la facoltà di Architettura della Tong Ji University di Shangai per avviare al più presto rapporti e scambi fra le due università, sensibilizzando anche le imprese del Friuli-Venezia Giulia che operano in questi settori.
Stefano Govetto