Rassegna stampa | qui.uniud | Uniud
Copertina numero 27
27
NUMERO 27
mar - apr 2008
Copertina numero 26
26
NUMERO 26
gen-feb 2008
Copertina numero 25
25
NUMERO 25
nov - dic 2007
Copertina numero 24
24
NUMERO 24
sett - ott 2007
Copertina numero 23
23
NUMERO 23
mag - giu 2007
Copertina numero 22
22
NUMERO 22
mar - apr 2007
Copertina numero 21
21
NUMERO 21
gen - feb 2007
Copertina numero 20
20
NUMERO 20
nov - dic 2006
Copertina numero 19
19
NUMERO 19
lug - ott 2006
Copertina numero 18
18
NUMERO 18
mag-giu 2006
Archivio di tutte le riviste Archivio di tutte le riviste
Ricerca nell'archivio Cerca

ufficio.stampa@amm.uniud.it

Didattica e ricerca sempre al primo posto

Il bilancio di previsione per il 2003, approvato dal Senato accademico e dal Cda dell'Ateneo friulano, deve fare i conti con la riduzione dei fondi disponibili a seguito degli aumenti di spese obbligatorie, e dell’insufficiente previsione del Fondo Ffo.
Ricerca e didattica al primo posto Nonostante tutto. Nonostante l’Università italiana debba fare i conti con un’insufficiente finanziamento da parte dello Stato, il bilancio di previsione dell’Ateneo di Udine per l’anno 2003 vuole comunque privilegiare le spese di investimento e gli interventi a favore della didattica, dell’incentivazione alla ricerca e della ricerca vera e propria. “A seguito della Finanziaria del ‘99 - dichiara il rettore Furio Honsell - quest’anno si è dovuto reperire nel bilancio di Ateneo ulteriori 3 milioni Euro per far fronte agli incrementi stipendiali dovuti per legge del personale docente e ricercatore. Si tratta, dunque, di un bilancio mirante al drastico contenimento dello spese correnti e di un incremento delle entrate nelle direzioni per le quali l’università dispone di effettivi strumenti di intervento, quali la ottimizzazione dei parametri utilizzati nel modello di riequilibrio del Ministero, comunque sempre nel rispetto della qualità, e le entrate per la ricerca, che dipendono dalla reattività e dall'impegno delle strutture scientifiche”. L’auspicio? “Che finalmente lo Stato, dopo un decennio di sottovalutazione, apra flussi di finanziamento che rendano possibile l’entrata a pieno titolo dell’Italia nell'Europa dell’alta formazione e della ricerca”. Il bilancio è in pareggio e si assesta su 103 milioni di Euro. ENTRATE Sul fronte delle entrate, si prevede un Fondo Ffo di 60 milioni di Euro, che, pur essendo cresciuto in seguito al posizionamento dell’Ateneo di Udine nella fascia degli Atenei in accelerazione, nel modello di riequilibrio del 2002 (-13,4%), comunque non permette all’Ateneo di raggiungere la media italiana. Inoltre alla luce dell’alto numero di iscritti il gettito della contribuzione studentesca ha già raggiunto l’invalicabile tetto del 20% del fondo Ffo. Si registra la nota positiva dell’aumento del finanziamento regionale di 1 milione di Euro a parziale compensazione dell’Irap. Alla luce delle incertezze locali e dei tagli nazionali le previsioni di entrata per investimenti sono ridotte significativamente rispetto all’anno precedente . USCITE La ricerca. È confermato l'impegno dell'Ateneo a favore dell'attività di ricerca. Sono pertanto confermate le entità dei finanziamenti per la ricerca dipartimentale (900 mila Euro), per l’aggiornamento scientifico (350 mila Euro) e quelli legati allo sviluppo e alla promozione della ricerca: co-finanziamento per i progetti di rilevante interesse nazionale - Prin ex 40% - (1.5 milioni di Euro), spese per incentivare docenti e ricercatori a partecipare a bandi nazionali e dell’Unione Europea. Confermati anche i finanziamenti per sostenere l'attività inventiva, che hanno portato negli ultimi anni ad un elevato numero di domande di brevetto. È confermato pure lo stanziamento atteso dalla legge regionale 11/69, mentre quello della 3/99 è stimato in base agli stanziamenti degli anni precedenti. Sono confermate le cifre per abbonamenti, periodici, e libri (1.4 milioni di Euro). E incrementato, seppur di poco, il fondo convegni (70 mila Euro) e quello per edizioni scientifiche (70 mila Euro). Assegni e dottorati di ricerca . I primi sono stati previsti solo con riferimento all'assegnazione consolidata del Ffo, non conoscendo ancora la possibilità di ottenere finanziamenti aggiuntivi. I dottorati, invece, per la prima volta nel 2003, saranno finanziati con risorse consolidate nel bilancio di Ateneo. Udine è sede amministrativa di 77 dottorati, ripartiti in 4 cicli per un totale di 350 dottorandi iscritti. Saranno finanziate 27 borse in più rispetto al 2002. La didattica. È mantenuto il livello di finanziamento del precedente esercizio anche per quanto riguarda gli investimenti per l’innovazione didattica e i servizi agli studenti. In particolare la cifra trasferita alle Facoltà, da utilizzarsi secondo le raccomandazioni delle Commissioni paritetiche docenti - studenti, è pari a 1 milione di Euro. Il personale. La parte più rilevante del bilancio copre le spese per il personale che, per il 2003, rappresenta circa il 60% della spesa corrente: 55 milioni di Euro, di cui 41,5 per i docenti e i ricercatori e 14 per i tecnici-amministrativi. È prevista poi una spesa di 416 mila euro per i concorsi banditi e destinati soprattutto all’ingresso di nuovi ricercatori. Per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo. Si prevede un posto da dirigente e 7 assunzioni di disabili, come previsto dalla legge 68/99. Sono state accantonate anche le risorse per il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico del personale tecnico-amministrativo e dell’eventuale vacanza contrattuale da corrispondere a decorrere dall’anno 2002. Le spese per le docenze temporanee ammontano ad un milione 575 mila Euro, mentre per le borse di studio delle scuole di specializzazione si spenderanno 4 milioni di Euro. Il pagamento delle supplenze interne potrà slittare anche a seguito della nuova regolamentazione circa il numero di esami sostenuti. Viene comunque garantita la regolare erogazione dei contratti di docenza esterna e le maggiorazioni. Sono stati ridotte le previsioni di spesa per il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato (compresi gli studenti “150 ore”). I servizi generali. Sono ridotti i costi per le forniture e spese generali (i cosiddetti “consumi intermedi”). I costi per pulizie, portierato e altre spese correnti pesano sul bilancio per il 7%. Per queste voci sono state stanziate risorse ridotte del 10% rispetto all’anno precedente in ottemperanza alle indicazioni di legge, con l’eccezione degli stanziamenti relativi alle utenze e al riscaldamento. La riduzione degli stanziamenti per le spese telefoniche è del 9%. Sempre in ottemperanza alla raccomandazione di contenimento delle spese intermedie tutte le indennità di carica istituzionali, compresi i revisori dei conti, sono ridotte del 10% così come il fondo di funzionamento dei dipartimenti. Si è fiduciosi comunque che la quota di incremento del Fondo Ffo per il riequilibrio a favore dell'Ateneo sia significativa anche quest’anno. Ancorché difficile da quantificare al momento attuale, ci si sta impegnando affinché questa ci porti almeno ad una distanza inferiore al 7%. Qualora venissero confermate queste ulteriori entrate si provvederà, ove possibile, a ripristinare ai valori dell'anno precedente i finanziamenti ridotti quest'anno.