Si chiama Smart Card. Manderà in pensione il vecchio libretto?
La nuova tesserina magnetica avrà la fotografia, i dati anagrafici e il numero di matricola. Ma non servirà soltanto come strumento di identificazione, bensì permetterà allo studente di usufruire di molti servizi.
Il vecchio libretto, testimone materiale del percorso di studi, spesso esibito con orgoglio a parenti ed amici per attestare un buon voto preso ad un esame, va in pensione. Dall’anno accademico 2003-2004 le matricole dell’Università di Udine fra i primi atenei italiani ad adottare la versione elettronica del libretto universitario - avranno a disposizione la Smart-Card, una tesserina magnetica da tenere nel portafogli in compagnia del bancomat. La principale funzione del nuovo libretto elettronico sarà quella di identificare lo studente riportandone esplicitamente, come il vecchio libretto, la fotografia, i dati anagrafici, il numero di matricola. Ma, a differenza del vecchio libretto, la Smart-Card potrà essere utilizzata, tramite appositi lettori collegati al sistema informativo di ateneo, in altri ambiti : ad esempio, per consentire l’accesso ad aree riservate o l’accesso a servizi in cui sia necessario il riconoscimento dell’utente. Oppure ancora come borsellino elettronico per l’accesso a servizi che l’università potrebbe mettere a disposizione a pagamento, come la stampa di documenti o l’uso di fotocopiatrici. La Smart-Card, conforme ai principali standard, è dotata di una banda magnetica e di un chip elettronico e si presta quindi ad essere utilizzata in applicazioni ancora più avanzate che consentano, ad esempio, l’apposizione della firma elettro-nica su documenti ufficiali L’innovativo progetto è stato promosso dal Centro servizi informatici e telematici (Csit) dell’Università di Udine, che, con il coordinamento di Renato Spoletti, ne ha curato l’intera realizzazione: dalla predisposizione delle attrezzature per la stampa delle tesserine e dei lettori di smart card, alla modifica delle procedure di riconoscimento già realizzate sui servizi attualmente disponibili, alla realizzazione dei nuovi sistemi di riconoscimento basati su smart card. L’assegnazione della smart card avverrà progressivamente, a partire dagli studenti che si sono immatricolati quest’anno. Questi studenti hanno ricevuto, all’atto dell’immatricolazione, un numero di identificazione personale riservato (analogo al Pin del bancomat) da utilizzare unitamente alla tesserina nelle procedure di riconoscimento più critiche. Nell’immediato la smart card potrà essere utilizzata, oltre che come tessera di riconoscimento personale, nelle procedure di gestione dei prestiti bibliotecari e, unitamente al codice personale, nell’accesso alle risorse informatiche dei laboratori didattici. In un futuro prossimo saranno utilizzate anche per controllare l’accesso ad altri servizi, come le mense, o a strutture ed aree riservate come i laboratori di didattica avanzata o di ricerca.