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Fra i macchinari da officina per passare dalla teoria alla pratica

Dalla linea di montaggio all’ufficio acquisti: uno stage a 360 gradi allo Electrolux. Ecco l’esperienza della neo ingegnere Gisella Ruffati
Il futuro è delle superdonne. Seppur giovanissima, per l’anagrafe gli anni sono 26, l’ingegner Gisella Ruffati ha le idee chiarissime. Sa già, nonostante sia appena uscita dalla laurea magistrale in Ingegneria meccanica con un punteggio lodevole di 108 su 110, che la strada professionale è tutta in salita. “Vorrei riuscire – ci riferisce Gisella – a fare una carriera manageriale di livello discreto e avere una famiglia”. Un mestiere “da superdonne” ammette l’ingegnere sapendo che “questo si aspetta la società”. E come non accontentare il welfare? Si parte all’Electrolux - dove Gisella sta finendo il suo periodo di sei mesi di stage - con uno stipendio di 1200 euro per un ingegnere assunto. Ma questo è solo il primo passo. Lo stage all’Electrolux non è un impiego di routine e così passa dalla linea di montaggio, all’ufficio alle prese con il cad, avendo a che fare con la produzione, ma anche con altre aree, dagli acquisti alla progettazione, dalla ricerca alla logistica. “Prima dello stage non potevo immaginare che l’industrializzazione toccasse effettivamente tutti gli aspetti di un’azienda”, racconta pienamente entusiasta della sua esperienza lavorativa la giovane stagista. “All’Università – fa sapere Gisella – si studiano i processi di tecnologia meccanica, tuttavia l’approfondimento avviene con la pratica, poiché ci si confronta con macchinari da officina, quali la pressapiegatrice, che necessitano di accorgimenti dettati dall’esperienza dell’operatore e non dalla teoria”. Nell’ufficione dell’Electrolux dove è entrata in punta di piedi, la neolaureanda dell’ateneo friulano, opera un’equipe di 30 ingegneri, oltre a Gisella due sono le donne, un’ingegnere elettronico e uno civile. Sono loro che devono sgomitare per farsi valere. “Da un lato – riferisce la stagista – si aspettano la “donna-genio” che sa fare tutto, anche se è appena uscita dall’università, dall’altro sono molto gentili proprio perché di fronte hanno una donna. Il clima è più cordiale”. Lo conferma anche l’ingegner Antongiulio Dal Borgo, una figura di riferimento in azienda per Gisella, il suo tutor che l’ha seguita durante la fase di apprendimento dei tempi e metodi necessari per il taglio, la piegatura e lo stampaggio delle lamiere che andranno a costituire le cucine industriali, ma anche lavatrici e forni, rigorosamente Electrolux. “L’esperienza di stage – rivela Dal Borgo – sta andando molto bene, poiché la neolaureata ha una buona preparazione, inoltre si è inserita molto bene nel gruppo”. E chissà che dallo stage al lavoro stabile, il passo sia breve.
servizi di Sara Carnelos