Arriva l’Agenzia che premierà il merito
L’Anvur del ministro Mussi darà finanziamenti
solo a chi lavorerà di più e meglio.
Honsell: “Sono state le stesse università a chiederla”.
Risorse finanziarie a chi le merita. È la rivoluzione che vuole attuare l’Agenzia nazionale di valutazione di università e ricerca (Anvur). Lo scorso 4 aprile il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di Dpr per il regolamento dell’Agenzia che si propone di promuovere la qualità del sistema italiano valutando con criteri internazionali il lavoro svolto dai singoli atenei. “L’Anvur valuterà i risultati ottenuti - ha spiegato il ministro dell’università e della ricerca, Fabio Mussi - orientando su questi quote crescenti delle risorse finanziarie”. Successivamente il Dpr sarà definito e approvato dal Consiglio dei Ministri, poi emanato dal Presidente della Repubblica e quindi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
“La nascita dell’Agenzia è da cogliere molto positivamente – ha sottolineato il rettore Furio Honsell -. A differenza di quanto è sembrato, l’agenzia non è stata imposta, bensì chiesta dall’università. È importante partire, quindi, anche perché il meglio è nemico del bene, quindi è controproducente rimandare per cercare il sistema migliore, perché non solo non si trova ma alla fine il tempo passa e non si valuta”. Con l’avvento dell’Anvur, inoltre, secondo Honsell, si bloccherà il proliferare dei corsi di laurea, nati secondo il principio “più iscritti, più soldi”.
L'Agenzia avrà sede a Roma, sarà un soggetto “terzo”, come ha spiegato più volte Mussi, per garantire valutazioni oggettive. L'Anvur, come si legge nel testo del suo regolamento, avrà la “missione di promuovere la qualità del sistema italiano delle università e della ricerca”, opererà in base a principi di “imparzialità, professionalità, trasparenza e pubblicità degli atti” e dovrà essere “pienamente indipendente” nella sua attività. I parametri di valutazione e i metodi avranno un carattere europeo. L'Anvur potrà anche sollecitare l'assegnazione di quote “premiali annuali del fondo di finanziamento ordinario” a chi raggiungerà standard di particolare eccellenza. Qualora, invece, siano “accerti casi di università od enti di ricerca nei quali si verificano gravi inadempienze”, l'Anvur è tenuta a segnalarli immediatamente al ministero.
La svolta determinata dall'Anvur, secondo il ministro, è chiara fin dai primi articoli in cui si legge, spiega Mussi, “che l'agenzia ha il compito di promuovere la qualità del sistema italiano delle università e della ricerca”. L'Anvur, ha spiegato Mussi, “terrà conto di metodi di valutazione riconosciuti a livello internazionale e avrà piena autonomia operativa”.