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Sviluppo edilizio: ecco il campus che verrà

Fra cinque anni la cittadella universitaria attorno a palazzo Alvarez a Gorizia sarà pronta. Tutti i dettagli della futura espansione.
Il prorettore D'Aronco inaugura l'aula magna
La sede goriziana dell’Università di Udine cerca nuovi spazi per dare una risposta sempre più puntuale alle esigenze didattiche, amministrative e di ricerca del polo universitario. Numerose sono infatti le prospettive di espansione e ampliamento delle attuali strutture grazie all’attuazione del progetto, che ha preso corpo in questi anni, di una “Cittadella universitaria dell’ateneo udinese”, al servizio degli oltre 2.200 studenti che gravitano intorno al polo isontino. Attualmente la presenza dell’Ateneo friulano a Gorizia è articolata su diversi edifici, nessuno dei quali di proprietà. Il nucleo centrale è situato a Palazzo Alvarez in via Diaz, dato in locazione dall’amministrazione provinciale. Spazi esterni per la didattica si trovano poi nell’aula magna dell’Istituto Slataper, nel complesso ex-Stella Matutina e nel Cinema Vittoria, entrambi questi ultimi messi a disposizione dal Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia. “Nell’ultimo anno - sottolinea il direttore del Centro polifunzionale, Mauro Pascolini - sono state definite alcune tappe fondamentali che fanno intravedere, in tempi non molto lunghi, la soluzione di alcune criticità. A novembre sono stati consegnati i primi elaborati relativi al progetto di massima che concretizza l’accordo di programma stipulato nel 2005 tra gli enti locali goriziani (Comune, Provincia, Camera di commercio, Fondazione Cassa di Risparmio), sotto la regia del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano e con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia”. Da tre a cinque anni: sono questi i tempi auspicati per la realizzazione del campus universitario che sorgerà intorno a Palazzo Alvarez, nel quale concentrare tutte le attività di ricerca e di didattica. Una vera e propria cittadella universitaria inserita nel centro storico della città, in stretta connessione con il tessuto urbano esistente. Nel 2007 è prevista la redazione del progetto definitivo e l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni. Se le tempistiche saranno rispettate, è verosimile che i lavori possano iniziare nel 2008 e concludersi entro un paio di anni. Nel dettaglio il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio che sorgerà su un’area di circa 4 mila metri quadri. L’area deriva dall’acquisizione per 650 mila euro di una porzione di circa 2.500 metri quadri del complesso ex-Stella Matutina, di proprietà della Compagnia di Gesù, e per altri 240 mila euro di un’area comunale contigua di 1.500 metri quadri su cui sorge l’ex scuola Vittorio Locchi, destinata alla demolizione. La copertura finanziaria dell’intervento sarà possibile grazie a un contributo regionale di 4,5 milioni di euro (suddivisi in 15 rate annuali di 300 mila euro) che il Consorzio universitario ha fatto attribuire all’ateneo friulano, cui si aggiunge il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia (150 mila euro per tre anni) e 1 milione 500 mila euro in tre rate annuali stanziato dalla Camera di Commercio, attraverso il fondo Gorizia. All’interno del nuovo edificio, progettato secondo i criteri della bio-architettura e del risparmio energetico, saranno realizzate un’aula magna con oltre 200 posti e cabina di proiezione, 3 grandi aule per altri 200 posti, un laboratorio informatico da 40 posti, nonché una biblioteca, aule di medie dimensioni, altri laboratori. Comunque, in attesa dell’avvio dei lavori, già nel 2007 dovrebbero essere disponibili alcuni nuovi spazi per gli studenti. Sono infatti terminati gli interventi di ristrutturazione effettuati dalla Provincia di Gorizia nell’ex-fonderia dell’ITI Galilei, dove è stata ricavata un’aula magna di 260 posti e un’aula di 60. È giunto al termine anche il restauro della prestigiosa ex-casa Lenassi, splendida villa di proprietà del Comune, risalente al seconda metà dell’’800 che, una volta acquisiti gli arredi, le attrezzature e i collaudi necessari, offrirà 25 postazioni di lavoro per 500 metri quadri che permetteranno di avviare la prima struttura dipartimentale a Gorizia. Nei prossimi mesi, infine, saranno appaltati i lavori di restauro e ripristino di parte dell’ex monastero di Santa Chiara, destinato ad attività di ricerca, didattica e dipartimentali del Dams. A completare il quadro della presenza dell’università sul territorio isontino non va dimenticata la sede di Cormons per il corso di laurea in Viticoltura e enologia, in fase di completamento e ristrutturazione con nuovi spazi contigui agli attuali. A Gradisca d’Isonzo l’amministrazione comunale ha infine messo a disposizione il prestigioso palazzo del Monte di Pietà per le attività di alta formazione nell’ambito delle discipline del cinema e dello spettacolo.
Francesca Pelessoni