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PUBBLICATA LA PRIMA MONOGRAFIA

Arte latinoamericana
L’arte latinoamericana è diventata una delle grandi protagoniste dei nostri tempi a livello internazionale, ma è passata quasi sotto silenzio in gran parte dei Paesi europei, nonostante si tratti di un’arte che ha già da molto tempo successo commerciale negli Stati Uniti e non solo. La frammentazione in termini regionalistici delle varie storie dell’arte locali non ha aiutato a comprendere di più né i fenomeni artistici locali, né quellidi portata internazionale. Il libro ragiona intorno ad artisti, movimenti, diffusioni di influssi, ed affronta globalmente, per la prima volta in sede internazionale, l’arte prodotta in quasi due secoli, partendo dall’epoca dell’indipendenza e della formazione degli Stati moderni latinoamericani fino alla realtà attuale. L’idea di un taglio trasversale di lettura della cultura artistica, che rispetti le specificità, ma che colleghi allo stesso tempo i vari fenomeni artistici riconducibili a dinamiche simili nei diversi Paesi, consente di recepire la realtà latinoamericana nella sua globalità e complessità. L’originalità del prodotto artistico, la densità della produzione e l’intensità del processo inventivo è testimoniato dalla quantità di artisti, di opere, di movimenti che caratterizzano questo mondo artistico. E la preoccupazione dell’autore è stata quella di individuare i legami che uniscono il mondo latinoamericano a quello europeo, o a quello nordamericano, lo specifico e intenso rapporto di molti artisti con l’Italia, così come, allo stesso tempo, quello di scoprire e sottolineare la necessità di specificità e identità sottesa alla maggior parte del fare arte nei paesi latinoamericani. Si articola pertanto un panorama che inizia con la ricerca di identità nazionali attraverso la strumentazione europea delle accademie, in un processo che è in realtà più di identificazione che di elaborazione originale, per scoprire infine gli aspetti peculiari del proprio folclore,le fascinazioni delle scuole europee, le potenzialità di un’arte gestita in proprio per obiettivi pubblici e politici, i condizionamenti e le relazioni degli artisti nel periodo della Guerra fredda, la rivendicazione di spazi interiori nel neo-espressionismo o nell’arte concettuale, fino alla “mitologia”contemporanea e, quasi paradossalmente, alla riscoperta di antiche radici sempre rinnovabili nell’arte non colta di tanti Paesi.