Rassegna stampa | qui.uniud | Uniud
Copertina numero 27
27
NUMERO 27
mar - apr 2008
Copertina numero 26
26
NUMERO 26
gen-feb 2008
Copertina numero 25
25
NUMERO 25
nov - dic 2007
Copertina numero 24
24
NUMERO 24
sett - ott 2007
Copertina numero 23
23
NUMERO 23
mag - giu 2007
Copertina numero 22
22
NUMERO 22
mar - apr 2007
Copertina numero 21
21
NUMERO 21
gen - feb 2007
Copertina numero 20
20
NUMERO 20
nov - dic 2006
Copertina numero 19
19
NUMERO 19
lug - ott 2006
Copertina numero 18
18
NUMERO 18
mag-giu 2006
Archivio di tutte le riviste Archivio di tutte le riviste
Ricerca nell'archivio Cerca

ufficio.stampa@amm.uniud.it

La ricerca? Sì, di fondi

Un Authority per la valutazione della ricerca, un unico fondo per distribuire i finanziamenti, incentivi per le imprese che investono in innovazione e “paletti” per le assunzioni. Ecco luci e ombre della Finanziaria 2007 (che può essere ancora modificata).
L’Authority per la valutazione. Nasce l’Anvur, ovvero l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, un’authority e super partes con il compito di valutare la qualità delle attività delle università e degli enti di ricerca pubblici e privati. E i risultati della valutazione costituiranno un criterio per la distribuzione dei finanziamenti statali. Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). E’ il vero punto dolente per gli atenei, il fondo che permette alle università di sopravvivere. Con un aumento di soli 64 milioni di euro (più 0,95%) rispetto all’anno precedente, il Ffo passa da 6,950 a 7,014 miliardi di euro. Il decreto Bersani-Visco inoltre ha stabilito un taglio del 10% dei consumi intermedi (come riscaldamento, pulizie, luce, ecc). Fondo unico per la ricerca. Nasce il Fondo per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologica (First), un unico canale che riunisce i precedenti Far, Prin, Firb e che prevede 960 milioni in più in tre anni: 300 nel 2007, altri 300 nel 2008 e 360 nel 2009. Ricerca per le imprese. Scattano gli incentivi fiscali per le imprese che investono in ricerca: è previsto un credito d’imposta fino al 10% dei costi sostenuti per attività di ricerca industriale, che arriva fino al 15% per le imprese che stipulano contratti con università ed enti pubblici. Il limite è di 15 milioni di euro all’anno, il budget è di 900 milioni per tre anni. Le assunzioni. In tre anni è previsto l’ingresso di 2 mila ricercatori, con un bando emanato entro marzo 2007. Il tutto grazie ad uno stanziamento di 20 milioni di euro per il 2007, 40 per il 2008 e 80 per il 2009. Mussi ha annunciato un decreto che istituirà la terza fascia per i ricercatori universitari, che così diventeranno docenti a tutti gli effetti (e non più “aggregati” come nella legge Moratti). Per gli anni 2008 e 2009 le università possono procedere ad assumere personale a tempo indeterminato nel limite dell’80% delle proprie entrate correnti complessive e non del 90% del Ffo come avveniva finora. Nel 2007 si potranno stabilizzare i precari nel limite del 40% del turn over. Sede decentrate. Stop alla delocalizzazione delle università. Dal 2007 al 2009 le università non possono istituire e attivare facoltà e corsi di studio in sedi diverse da quelle dove l’ateneo ha sede legale e amministrativa. Alloggi per studenti. Gli studenti fuori sede che affittano una casa potranno ottenere un credito d’imposta fino a 2.600 euro all’anno. Purché l’università sia lontana almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente. Aumenta di 10 milioni il fondo per le borse di studio rispetto al 2006, quando, però, era stato decurtato di 20 milioni. Per le residenze studentesche stanziati 147 milioni di euro. Per i prof. Mille euro sotto forma di credito d’imposta per i docenti che acquistano un pc e che vedono anche ridurre del 50% gli incrementi automatici biennali.