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La ricerca? Ha uno spazio europeo

Sono 11 i progetti del Sesto Programma Quadro approvati a cui partecipa l'università di UDine. Con ricerche a tutto campo. E partner internazionali.
Dalle nanotecnologie alla sicurezza alimentare e dei trasporti, dallo sviluppo di nuovi materiali utili alla sicurezza di strutture civili e industriali alla validazione di innovativi processi aziendali, dalle nuove tecnologie nel campo dell’elettronica e dell’informatica all’individuazione di virus: sono alcuni dei temi principali fra i quali spaziano gli 11 progetti del VI Programma Quadro a cui partecipa l’università di Udine. Il Programma Quadro, giunto alla VI formulazione, copre il quinquennio 2002-2006, ed è finanziato con una somma pari a 17,5 miliardi di euro, dei quali all’ateneo friulano. Contro la corrosione. Obiettivo della ricerca “Multiprotect – Advanced environmentally friendly multifunctional corrosion protection by technology” è sviluppare e produrre rivestimenti protettivi nanostrutturali ad elevato contenuto tecnologico, multifunzionali e a impatto ambientale minimizzato. La vita utile e la sicurezza delle strutture civili e industriali, dal settore aeronautico e automobilistico al settore petrolifero e dell’elettrodomestico, saranno profondamente migliorati grazie alle nuove soluzioni protettive sviluppate. Udine si occuperà dello studio dei rivestimenti superficiali per la protezione dalla corrosione, della promozione dell’adesione di rivestimenti organici, e della formazione nei settori di ricerca di pertinenza del progetto. Più creatività nelle aziende. Obiettivo della ricerca “Create – Creative processes for enterprise innovation” è stato quello di aumentare la consapevolezza, presso le aziende e i fruitori di tutta Europa, sulla necessità di promuovere un clima creativo all’interno delle organizzazioni e di testare, validare e diffondere una metodologia (Create) che permetta di gestire efficacemente e in modo flessibile il processo creativo nelle aziende. Sono stati condotti studi in aziende e società europee, con un’analisi comparata di oltre 200 tecniche e 16 metodologie, e verificata la validità della metodologia proposta. Dispositivi sempre più piccoli. “Eurosoi – Thematic network on silicon on insular technology devices and circuits” è un’ampia rete di competenza sulle tecnologie Silicon On Insulator, che consentono significative riduzioni delle dimensioni dei dispositivi elettronici (sotto ai 25 nanometri), attualmente fabbricati con tecnologia bulk-CMOS, che verosimilmente non permetterà dimensioni inferiori ai 45 nanometri e che è poco efficace nel contenimento della dissipazione di potenza e calore. Udine lavora alla modellizzazione numerica e alla caratterizzazione sperimentale di transistori elettronici SOI con dimensioni fino a 10 nanometri. I cristialli fotonici. L’esplosione della domanda dei servizi on-line ha fatto aumentare la richiesta di grandi flussi di dati e informazioni che viaggino dagli internet provider agli utenti finali, spesso utenti privati per i quali sono necessari dispositivi di connessione alla rete efficienti e poco costosi. Tra le nuove tecnologie che permettono l’abbattimento dei costi, vi è quella della dei cristalli fotonici, che riduce le dimensioni, aumenta le funzionalità e incrementa la velocità di funzionamento dei dispositivi. Con il progetto “Funfox – Functional photonic crystal devices for metropolitan optical networks” Udine dimostrerà come questa tecnologia possa passare dallo stadio teorico a quello pratico, costruendo i primi dispositivi con prestazioni e costi di interesse applicativo. Alte prestazioni dei microprocessori. Nell’ambito del progetto “Sinano – Silicon-based nanodevices” Udine studia dispositivi elettronici a dimensione deca-nanometrica per realizzare circuiti ad alte prestazioni, come, ad esempio, transistori e celle di memoria per i microprocessori presenti in ogni apparecchio elettronico. Sinano punta a rendere l’Europa leader nel mondo dei dispositivi nanoelettronici con evidenti e positive ricadute economiche nei prossimi decenni. L’informatica che mette in rete. Le attuali tecnologie Grid permettono l’aumento delle capacità computazionali e l’utilizzo di risorse informatiche distribuite per eseguire calcoli complessi e grandi memorizzazioni. Il progetto “Gridcc – Grid enabled remote instrumentation with distributed control and computation” intende estendere tali tecnologie in modo da permettere l’accesso e il controllo tramite reti informatiche di strumentazione scientifica distribuita in luoghi diversi, per rendere più semplice ed efficace l’attività sperimentale della comunità scientifica. I virus delle api. Negli ultimi anni tecniche molecolari hanno permesso di individuare numerosi virus dell’ape mellifera, responsabili di considerevoli danni economici. Parte di questi virus è trasmessa dall’acaro parassita Varroa destructor, ma le conoscenze al riguardo sono frammentate. Il progetto “Brave – Bee research and virus in Europe” si propone di fare il punto sullo stato dell’arte e di individuare le lacune nelle conoscenze in vista dell’elaborazione di un futuro programma di ricerca sull’argomento. Acceleratore di particelle. Obiettivo di "Eurotev – European design study towards a global tev linear collider” è la costruzione di un TeV Linear electron-positron Collider, macchinario di nuova generazione impiegato nell’ambito di un acceleratore di particelle europeo. Udine fornirà competenze nella progettazione e valutazione di software che supportino il lavoro di gruppo di scienziati che si trovano in luoghi diversi e che debbono collaborare alla progettazione, costruzione e gestione dell’acceleratore. Cibo più sano. Il progetto “Pathogencombat – Control and prevention of emerging and future pathogens at cellular and molecular level throught” intende ridurre le intossicazioni e infezioni alimentari, per garantire alti livelli di sicurezza alimentare, mettendo a disposizione delle industrie e delle autorità pubbliche nuove informazioni e sistemi di controllo. A Udine saranno studiate e ottimizzate metodiche per la rilevazione e identificazione di organismi patogeni e la loro virulenza durante la produzione e trasformazione degli alimenti. Trasporti più sicuri. Obiettivo del progetto “Miss – Monitor integrated safety system” sviluppare una piattaforma per il monitoraggio delle infrastrutture stradali al fine di aumentare la sicurezza e l’efficienza dei trasporti. Sarà realizzata una centrale operativa unificata in grado di comunicare con tutti i veicoli di servizio a livello provinciale (polizia municipale, protezione civile, vigili del fuoco, trasporto pubblico, ecc.) per ottimizzarne i percorsi e facilitarne l’interazione, e un’unità d comunicazione da installare su tali veicoli per stabilire una connessione diretta con la centrale operativa. Udine studierà la fattibilità di un sistema per il rilevamento automatico delle condizioni del traffico. Industria alimentare di qualità. Il progetto "Safewastes – Evaluating physiological and environmental consequences of using organic wastes after technological processing in diets for liverstock and humans” si rivolge allo sviluppo e alla valutazione delle conseguenze fisiologiche e ambientali determinate dall’uso di varie sostanze organiche di rifiuto dopo il loro processo tecnologico di purificazione e miglioramento.
Silvia Pusiol