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Ecco i futuri professionisti dei trasporti. Apre all’Europa il corso post-laurea.

Il traffico internazionale su strada, gomma e rotaia, nonché quello aereo, non avrà più segreti. Grazie agli specialisti in diritto comunitario in materia dei trasporti. In grado di dare all'Italia la possibilità di competere nei nuovi scenari prefigurati dall'apertura dell'Unione Europea. Saranno 18 quest'anno i neolaureati in discipline giuridiche, economiche e politiche che frequenteranno a Tarcento il master in Diritto dell'Unione Europa sulle regole dell'integrazione europea in materia di trasporto, attivato dalla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Udine. Un corso di tutto prestigio, su cui per il terzo anno consecutivo ha deciso di investire il Consorzio Etl (European Transport Law). Un gruppo di cui fanno parte, tra gli altri, Alitalia, Autorità portuale di Trieste, Ferrovie dello Stato, Sea Aeroporti di Milano, Grimaldi compagnia di navigazione, Gruppo Coeclerici. E proprio Fausto Cereti, presidente dell'Alitalia, ha voluto presenziare all'inaugurazione del master, di cui ha tenuto anche la prima lezione su Le regole europee per il sistema dei trasporti e l’apertura ad Est dell'Unione Europea. "Sistemi di trasporto efficienti - ha sottolineato Cereti - con le relative infrastrutture, sono sempre stati un poderoso strumento per lo sviluppo economico di una singola nazione e tanto più lo saranno per un sistema economico complesso ed articolato come l'Unione Europea. Lo sviluppo dei trasporti sarà quindi determinante sia nella competizione fra le varie regioni all'interno del mercato unico sia per un soddisfacente posizionamento degli operatori economici europei a fronte della competizione con gli operatori extra-comunitari". In questa competizione, l'Italia rischia di rimanere indietro proprio perché non è dotata di esperti qualificati. "Altri paesi stanno già preparando giovani in questo campo - ha detto Cereti - e così va a finire che alcune aziende italiane hanno dovuto spostare il proprio "cervello" all'estero, dove si trovano più facilmente manager preparati". Il 13 gennaio scorso sono state firmate le convenzioni fra gli enti interessati all'attivazione del master, finora l'unico di questo genere in Italia. L'accordo che dà vita al master è stato sottoscritto, oltre che dall'Ateneo di Udine e dal Consorzio Etl, anche dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Udine, che hanno messo a disposizione, rispettivamente, 50 mila euro per l'avvio del corso post-laurea. Una convenzione specifica è stata poi stipulata fra il rettore Furio Honsell e il sindaco di Tarcento Lucio Tollis: sarà la cittadina collinare friulana, infatti, da quest'anno ad ospitare il master che, nelle due precedenti edizioni, si era svolto a Trieste. Per ospitare i corsisti è stato messo a disposizione palazzo Frangipane, che è anche la sede del comune. È probabile, però, che in futuro si renda disponibile la prestigiosa sede di Villa Moretti, attualmente in fase di restauro. Che il master rappresenti un ponte ideale fra percorso universitario e mondo del lavoro si sono detti convinti la preside di Giurisprudenza, Mariarita D'Addezio, il docente di diritto europeo Carlo Malinconico e il direttore del master, Maurizio Maresca. I partecipanti alle altre edizioni, infatti, hanno tutti già trovato un'occupazione. "Chi è bravo non ha difficoltà a trovare un impiego di prestigio - ha evidenziato Maresca - visto che le competenze in materia di diritto comunitario sono molto richieste dalle aziende, che fanno ponti d'oro ai giovani preparati in questo campo". Il master avrà la durata di sette mesi, cinque dei quali a Tarcento, dedicati alla parte teorica, mentre gli ultimi due saranno svolti in aziende e istituzioni del settore dei trasporti. A ribadire quanto l'università, con offerte formative come questo master, possa contribuire a mettere ali al sistema economico italiano, ci ha pensato Cereti. "Il paese sta diventando post-industriale. La globalizzazione è un processo che non si può bloccare, ma semmai regolamentare. L'università è chiamata a svolgere un nuovo ruolo in questo processo di trasformazione dell'economia. E a rafforzare ancora di più i legami con l’industria, che deve portare il suo contributo". Tutti soddisfatti, infine, che da quest'anno il master sbarchi in Friuli. A partire dal rettore Honsell, che ha sottolineato la volontà dell'Ateneo di continuare la politica della valorizzazione del territorio friulano. Un territorio che è nodale nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione Europea. Con questa nuova offerta formativa - ha aggiunto Honsell - la facoltà di Giurisprudenza, l'ultima nata a Udine ma che ha già posto solide basi, sta confermando una sua vocazione specifica nell'ambito del diritto comunitario e dei trasporti. È importante che ogni facoltà individui linee di eccellenza ben caratterizzate per distinguersi nel panorama nazionale". Anche Marzio Strassoldo, presidente della Provincia ed Enrico Bertossi, presidente della Camera di Commercio, hanno evidenziato la scelta strategica che ha consentito al Friuli di dotarsi di un corso post-laurea così all'avanguardia.