Una nuova Lignano con il Dams

Da capitale indiscussa del turismo friulano a capitale in miniatura della cultura italiana e internazionale. Grazie alla collaborazione con il corso di laurea in Discipline delle Arti, della musica e dello spettacolo dell’Ateneo di Udine (sede di Gorizia) e al disegno tracciato dall’amministrazione comunale, Lignano Sabbiadoro ha voltato pagina, per scoprire una nuova veste da fucina culturale, che la renderà sempre più appetibile anche nei mesi in cui le spiagge affollate sono solo un ricordo lontano. A sancire questa trasformazione, la convenzione stretta fra il rettore dell’Università di Udine Furio Honsell e il sindaco di Lignano Sabbiadoro Silvano Delzotto. Obiettivo comune: il rilancio e la valorizzazione del turismo attraverso innovativi progetti culturali e di ricerca. Il primo risultato non ha bisogno di commenti: parla con i numeri del successo del master di secondo livello in “Progettazione, economia e gestione di eventi dello spettacolo”, promosso dal Dams dell’Ateneo friulano a Gorizia in partnership con il Comune di Lignano Sabbiadoro e in collaborazione con la prestigiosa Biennale di Venezia, che, al suo debutto, ha fatto incetta di iscritti (35, contro la previsione del bando da un minimo di 11 a un massimo di 20 studenti) e che ora vede i corsisti impegnati nella programmazione e nell’organizzazione del calendario invernali delle attività culturali della città balneare, trasformata in una   “palestra” formativa impagabile. Ma a portare la prima ventata rivoluzionaria era già stato l’autunno, che, nella seconda metà di settembre, grazie allo “zampino” del Dams ha trasformato Lignano in un’appendice della Mostra del Cinema di Venezia , con una rassegna di otto film, appena proiettati nella città lagunare. «Un risultato prestigioso – commenta il responsabile del corso Dams dell’Università di Udine Leonardo Quaresima -. Finora collaborazioni simili con la Mostra del cinema di Venezia erano state attivate solo con centri ben più grandi, come Roma e Milano». E di matrice a suo modo “veneziana”, condita con i saperi maturati all’ombra del Palazzo del cinema di Gorizia, è stato anche il convegno che, come “antipasto” del master, ha inteso focalizzare l’attenzione su “Economia e gestione dello spettacolo”, con una giornata di studi che ha visto la presenza dei più importanti esperti italiani del settore. Da Luigi Cuciniello, responsabile della Biennale di Venezia per l’organizzazione del settore cinema, a Marino Livolsi, dello Iulm di Milano, da Bruno Bernardi dell’Università Cà Foscari di Venezia a Mauro Pascolini, direttore del Centro polifunzionale goriziano dell’Università di Udine, a Roberto Grandinetti dell’Ateneo di Padova si occuperà delle reti di organizzazioni artistiche. Ma la collaborazione fra l’Ateneo di Udine e il Comune di Lignano Sabbiadoro non si ferma qui. «Visto il successo di questa edizione, - annuncia Quaresima – contiamo di poter riattivare il master anche per il prossimo anno accademico. Lignano è il laboratorio ideale per capire come funziona l’organizzazione e la gestione manageriale dello spettacolo, perché produce, organizza e ospita una quantità innumerevole di eventi, dal Festivalbar al programma di musica classica al teatro di prosa. E’ uno dei centri economici più importanti della regione: una città che produce non solo turismo, ma che può produrre anche cultura di alto livello».

Camilla De Mori