Rassegna stampa | qui.uniud | Uniud
Copertina numero 27
27
NUMERO 27
mar - apr 2008
Copertina numero 26
26
NUMERO 26
gen-feb 2008
Copertina numero 25
25
NUMERO 25
nov - dic 2007
Copertina numero 24
24
NUMERO 24
sett - ott 2007
Copertina numero 23
23
NUMERO 23
mag - giu 2007
Copertina numero 22
22
NUMERO 22
mar - apr 2007
Copertina numero 21
21
NUMERO 21
gen - feb 2007
Copertina numero 20
20
NUMERO 20
nov - dic 2006
Copertina numero 19
19
NUMERO 19
lug - ott 2006
Copertina numero 18
18
NUMERO 18
mag-giu 2006
Archivio di tutte le riviste Archivio di tutte le riviste
Ricerca nell'archivio Cerca

ufficio.stampa@amm.uniud.it

La biomedicina trionfa a Start Cup. secondo e terzo posto a ingegneri e informatici

Sul podio udinese il gruppo Tor che svilupperà tessuti e organi prodotti in vitro. A premiare i tre gruppi vincitori il mondo dello sport friulano. La prossima tappa: la finalissima nazionale il 30 novembre a Torino.
Si chiama Tor , sigla che sta per Tissue and Organ Replacements, e svilupperà e commercializzerà tessuti e organi prodotti in vitro: il vincitore di Start Cup Udine 2004 è un’impresa di sviluppo biomedico il cui scopo è progettare, brevettare e commercializzare terapie e diagnostici innovativi in grado di soddisfare un bisogno estremamente importante nel campo del trapianto di tessuti ed organi. Un’idea che aumenterà la disponibilità di tessuti e di organi, colmandone la grande richiesta. Il gruppo è formato da 10 componenti, che arrivano dalla facoltà di Medicina: i docenti Francesco Curcio, Francesco Saverio Ambesi-Impiombato e Franco Quadrifoglio, lo specializzando Antonio Feltrami, i dottori di ricerca Matteo Toller e Annamaria Zambito, il dottorando Massimo Moretti, l’assegnista Antonella Meli, il laureando in Biologia Federico Ferro e il tecnico del laboratorio biomedico Renza Spelat. Il tutor è il consulente Marco Cestari. Il secondo posto è stato conquistato dal team Tremor che intende proporsi come un’azienda in grado di progettare, brevettare, produrre e mettere sul mercato i prodotti rivolti alla diagnosi e valutazione di malattie dell’equilibrio e della stabilità, anche con la creazione di un software (in fase avanzata di studio) che permetta la diagnosi precisa del morbo di Parkinson sulla base delle capacità motorie dell’individuo. Per le caratteristiche del progetto quattro dei cinque componenti del gruppo provengono dalla facoltà di Ingegneria (il docente Paolo Pascolo, il ricercatore Roberto Carniel, l’assegnista di Alfio Marini e il laureato Fausto Barazza) a cui si uniscono le competenze del neurofisiologo Riccardo Budai, docente della facoltà di Medicina. Il tutor è il dottore commercialista Marco Sciannameo. Il terzo posto, infine, è stato ottenuto dagli informatici del team Mobile 3D (formato dal docente Luca Chittaro, dal ricercatore Roberto Ranon e dagli assegnisti Demis Corvaglia, Gianpaolo Trapasso, Augusto Senerchia, tutti della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali) che sì è messo d’impegno per facilitare il difficile mestiere del turista, lanciando una linea di strumenti informatici innovativi per la promozione turistica: siti web con contenuti in grafica 3D interattiva, guide virtuali da tenere nel palmo della mano, “travel diary” multimediali per rivivere il viaggio sul pc o sul dvd di casa. I vincitori sono stati premiati dai campioni friulani dello sport Gabriella Paruzzi, campionessa di sci fondo, Andrea Magro, commissario tecnico della nazionale di fioretto e dagli alpinisti che hanno conquistato il K2, Nives Meroi, Fabio Agostinis, Paolo Minisini, Luca Vuerich, oltre che dall’allenatore dell’Udinese Spalletti, durante una serata condotta brillantemente da due presentatori d’eccezione, il giornalista Bruno Pizzul e l’attore Claudio Moretti. Gli altri semifinalisti . Dalla Notte degli Angeli erano stati selezionati altri 5 gruppi che si sono contesi la finale udinese con progetti di qualità. Sempre nel settore della medicina, ma sposata all’informatica, il gruppo misto Friko Group si era guadagnato la semifinale con l’idea di un sistema composto da diversi software che permette di gestire, archiviare, recuperare rapidamente e trasmettere in forma digitale le immagini radiologiche/cardiologiche, aumentando le capacità diagnostiche. Dal mondo universitario arriva un’intuizione geniale per salvaguardare il patrimonio “verde”, grazie al progetto del gruppo Seme Nostrum , che intende produrre e mettere sul mercato sementi di specie erbacee selvatiche della pianura friulana, da utilizzare per la creazione di prati, ripristino ambientale di aree degradate, verde privato e pubblico, usi alimentari. Il team Whiplash , nato sotto l’egida della facoltà di Ingegneria, cui appartengono tutti i suoi componenti, propone un sistema di sostentamento dell’imbottitura del sedile dell’automobile che permette di ridurre gli effetti del colpo di frusta in caso di incidente stradale. “Motorizzata” anche l’idea del team ReCo, che vorrebbe lanciare sul mercato un climatizzatore “intelligente” per auto che non preleva energia meccanica dal motore (quindi non toglie potenza all’autoveicolo) e usa come fonte di calore l’energia presente nell’acqua di raffreddamento del motore. Decisamente innovativa anche l’idea del gruppo Lumiere , che sta progettando la produzione di imballaggi “tutti da mangiare”: film biodegradabili e commestibili a base di ingredienti vegetali da utilizzare come imballaggio di prodotti da forno o dolci, con capacità di ritenere gli aromi e proprietà decontaminanti.