Nuovo laboratorio
L’Istituto di anatomia patologica del policlinico universitario di Udine ha un asso nella manica in più nel campo della ricerca per un’alternativa ai trapianti d’organo. Da oggi, infatti, la struttura può contare, oltre che sui due laboratori di Morfometria e Microscopia confocale, sul nuovo laboratorio MoFlo (Modular flow high performance cell sorter) dotato dell’unico citofluorimetro a flusso MoFlo così tecnologicamente avanzato in regione.
Lo strumento contribuirà notevolmente alla selezione e alla caratterizzazione delle cellule staminali, ossia quelle cellule primitive in grado di differenziarsi nei diversi tessuti, e, quindi, utili a riparare gli organi, o addirittura a dare origine a organi complessi.
Il citofluorimetro a flusso MoFlo della ditta Dakocytomation costa 380 mila euro, ed è stata acquistato grazie al contributo di 320 mila euro della Fondazione Cassa di risparmio di Udine e Pordenone e, per la restante parte, dall’università friulana.
Il citofluorimetro sarà utilizzato per analizzare le cellule di varia provenienza (sangue e tessuti) allo scopo di individuare se esse appartengono alla famiglia delle cellule staminali. “Si tratta - afferma il direttore dell’Istituto di anatomia patologica di Udine, Carlo Alberto Beltrami - dello strumento più avanzato tecnologicamente in regione. In Italia ne sono attivi meno di una decina”. Una volta individuate le cellule, lo strumento è in grado di isolarle, consentendo agli studiosi di utilizzarle per altre ricerche, indirizzate, ad esempio, alla loro crescita e al loro differenziamento. Lo strumento potrà anche essere utilizzato per studiare le sottopopolazioni di cellule del sangue e permettere, in questo modo, la diagnosi delle malattie ematologiche.