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Europa e India, il dialogo che nasce dall’informatica

L’Università di Udine coordina un progetto dell’Unione europea con il Birla Science Centre di Hyderabad su tecnologie 3D, piattaforme biblioteche e digitali intelligenti, educazione a distanza e trasferimento tecnologico.
Cadono le barriere culturali fra Europa e India. Come? Con l’informatica e, più in generale, con le tecnologie digitali. Che, grazie al progetto ICT for EU-India Cross Cultural Dissemination, diventeranno un mezzo per migliorare la diffusione e l’accessibilità delle informazioni e, quindi, aumentare il potenziale di scambio interculturale fra istituzioni indiane ed europee. Presentato all’Unione Europea dall’ateneo friulano, con la collaborazione delle università di Genova e Valencia e del Birla Science Centre di Hyderabad, il progetto è stato approvato e finanziato con 400 mila euro nell’ambito del Programma economico interculturale Europa-India. L’iniziativa coordinata dall’Università di Udine rientra fra le 26 selezionate (delle quali soltanto due italiane) su 126 presentate da 12 paesi e che hanno coinvolto complessivamente 400 partner. Le aree studiate dal progetto, che avrà la durata di 3 anni, saranno le tecnologie 3D, le biblioteche digitali, il filtraggio intelligente dell’informazione, l’e-governance, l’educazione a distanza, il trasferimento tecnologico. “Il progetto spiega Furio Honsell, coordinatore scientifico dell’iniziativa – si propone di sperimentare ed estendere l’ambito di utilizzo degli strumenti di diffusione e filtraggio dell’informazione e intermediazione elettronica sviluppati dall’università di Udine ad un contesto e a contenuti che promuovano il dialogo interculturale tra l’Europa meridionale e l’India meridionale. Questi i nove gruppi di lavoro del progetto: Tecnologie Web 3D. Gli ambienti tridimensionali sono sempre più utilizzati per le iniziative di apprendimento a distanza, anche se spesso sono problematici nell’utilizzo. Il progetto si propone di trovare applicazioni innovative delle tecnologie Web 3D a scopo educativo e di studiare soluzioni ai problemi di utilizzo. Contenuti digitali per la divulgazione culturale. Europa e India hanno un patrimonio artistico e culturale particolarmente ricco. Gli strumenti digitali possono essere sperimentati per aumentare la conoscenza e la fruibilità della storia e della cultura dei due paesi. Lo sviluppo di piattaforme digitali per realizzare questo obiettivo è una sfida ancora aperta. Specifica e verifica dei siti web. Oggi è molto frequente visitare siti web che disorientano con una struttura troppo intricata. Serve sviluppare un linguaggio specifico per verificare alcune proprietà semantiche di un sito web che permetta di controllare e mantenere la coerenza della struttura e dei contenuti. Tecniche di clustering per l'organizzazione in memoria dei documenti . È sempre più urgente sviluppare nuove tecniche per raggruppare e organizzare documenti e contenuti in rete, così da ridurre il sovraccarico cognitivo. Trasferimento dell'innovazione tecnologica. L’obiettivo è di applicare ad un contesto culturale più ampio le metodologie sviluppate a Udine per promuovere i rapporti fra università e impresa. Controllo di qualità delle librerie digitali. Il web ha tanto aumentato la quantità di informazioni disponibili, quanto ne ha diminuito la qualità: pagine web pseudo-scientifiche, reti informative non ufficiali, blogs, ecc. L’obiettivo è studiare, sperimentare e valutare nuovi sistemi di controllo della qualità per le librerie digitali, in modo da migliorare l’efficacia dello scambio di conoscenze, oltre a sviluppare un sistema intelligente che aiuti l’utente a rintracciare dati ed informazioni di buona qualità e a rifiutare quelli scadenti. Sistemi di tutoraggio intelligente. Verranno sperimentati nell’ambito del trattamento e della difesa da virus informatici. Memorizzazione di informazione semantica. L’attività di questo gruppo renderà possibile la ricerca concettuale sul web e non solo attraverso parole chiave. Personalizzazione in sistemi e-learning. Nei diversi settori, e-commerce, portali di servizio, sistemi di e-learning, saranno esplorate le modalità di applicazione più innovative delle tecnologie di personalizzazione rivolte all’apprendimento.
Simonetta Di Zanutto