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Olfattometria dinamica, primo laboratorio misto fra università e imprese

Sarà utilizzato per analisi in industrie chimiche, cartiere, discariche e allevamenti. Sono già 60 le imprese e i Comuni del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale interessati a commissionare subito un lavoro alla struttura di Friuli innovazione.
Sono già 60 le imprese e i Comuni del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale interessate a commissionare subito un lavoro al laboratorio di Olfattometria dinamica, come emerge dall’indagine di mercato sull’interesse del territorio verso l’attività di quello che rappresenta il primo laboratorio “misto” università-imprese della regione, realizzato da Friuli innovazione, Università di Udine e Gruppo Luci. Su 359 realtà contattate (54 comuni e 305 industrie) il 17% si è dimostrata interessata ad avvalersi subito dei servizi del laboratorio, mentre il 30% dei comuni e il 23% delle imprese ha chiesto un incontro per approfondire la tematica, la quasi totalità dei contattati, infine, ha chiesto ulteriore materiale informativo sulle attività della nuova struttura. Il laboratorio di Olfattometria dinamica, costituito nel 2003 per iniziativa di alcuni docenti dell’Università di Udine e della ditta Labiotest del Gruppo Luci, specializzata nel trattamento degli odori, è il primo esempio di collaborazione concreta fra ricerca accademica e industria. Attualmente il laboratorio è ubicato in un capannone in via Sondrio a Udine, nei pressi del polo scientifico dell’ateneo friulano, ma, non appena sarà disponibile la sede dell’ex Daneco, il laboratorio sarà trasferito nel Parco tecnologico di Udine. Intanto l’attività del laboratorio, che è in grado di compiere analisi ambientali in grado di misurare l’odore sulla base della norma europea e che ha impegnato un capitale di circa 250 mila euro, è partita e i primi risultati non si sono fatti attendere. All’inaugurazione erano presenti Furio Honsell, rettore dell’ateneo udinese e presidente di Friuli innovazione, Riccardo Illy, presidente della Regione, Giovanni Fantoni, presidente dell’Assindustria, Giancarlo Michellone, presidente del Centro ricerche Fiat, Adriano Luci, presidente del Gruppo Luci.      In pratica permette l’analisi e lo studio degli odori su campioni d’aria prelevati nelle più svariate condizioni ambientali. Gli odori, infatti, sono spesso causa di fastidio e malessere, che dipende dalle caratteristiche soggettive dell’individuo. Per questo motivo, l’oggettivazione degli odori è uno degli obiettivi primari per poter fissare i requisiti di un ambiente sano e vivibile. L’utilizzo delle sole tecniche di analisi chimico-fisiche non permette la risoluzione del problema. Risulta così indispensabile affiancare metodologie di tipo sensoriale. Con l’olfattometria dinamica un gruppo di persone selezionate (panel di esperti) determina la soglia di percettibilità e il “tono edonico”, ovvero la gradevolezza, dell’aria campionata. Il laboratorio, inoltre, è in grado di fornire analisi chimiche dei principali componenti delle emissioni e analisi di dispersione degli inquinanti, nonché di progettare adeguati sistemi di abbattimento. I campi di applicazione. L’olfattometria risulta indispensabile nella gestione di impianti che presentano un impatto ambientale, come ad esempio impianti di trattamento dei rifiuti e discariche, impianti di trattamento delle acque e di depurazione, concerie e cartiere, industrie chimiche e fonderie, industrie di lavorazione materie plastiche, impianti di compostaggio, allevamenti, industrie alimentari e distillerie. I risultati. Finora il laboratorio ha analizzato circa 210 campioni di odore realizzando un fatturato di circa 80 mila euro, 50 mila dei quali nei primi 4 mesi del 2004. I clienti? Si va dalle industrie di riutilizzo della plastica riciclata e di depurazione di acque reflue e di compostaggio della provincia di Udine ad una distilleria in provincia di Palermo, ad un impianto di depurazione delle acque reflue in provincia di Bari, fino ad un macello e un allevamento in provincia di Vicenza, ad entrambi dei quali dopo le analisi è stato applicato anche un modello di aerodispersione dell’odore. I progetti. In particolare, sono tre i rapporti di collaborazione molto importanti appena avviati. Il primo è con il Centro Ricerche Fiat, con cui è stato siglato un protocollo per lo studio dell’impatto dell’odore delle autovetture. Il secondo è con il Catas, con cui è allo studio un lavoro sulle emissioni di odori causate alle verniciature del legno. Il terzo è con la Provincia di Udine che ha affidato al laboratorio l’incarico di effettuare le analisi per il monitoraggio dell’impianto di trattamento rifiuti di Villa Santina che dovrebbe riprendere l’attività nei prossimi giorni .