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Banca di Cividale, l’impegno sul territorio guarda all’Università

Il direttore Di Bernardo: “Finalmente si è capito quanto sia essenziale mettere a frutto l’enorme patrimonio conoscitivo del nostro Ateneo. Motivi per collaborare ce ne sono molti, l’importante è cominciare”.
Attività capaci di innovare attraverso processi di ricerca e studio. Senza dimenticare la formazione. E con l’auspicio di poter contare su una sede universitaria. La Banca di Cividale pensa allo sviluppo del suo territorio con un occhio puntato all’Università di Udine. Si stanno così pensando alcuni progetti per cominciare una proficua collaborazione. Il direttore generale della Banca di Cividale spa, Luciano Di Bernardo, spiega la strategia dell’istituto di credito e in quali settori questo possa avviare un rapporto di collaborazione con l’ateneo friulano . Da più di cent’anni la Banca di Cividale è al servizio della regione in cui è nata e cresciuta. Quali sono stati gli obiettivi raggiunti? “Gli obiettivi raggiunti sono molti, in primo luogo l’autonomia della Banca che è rimasta, in un panorama di forti concentrazioni che ha via via visto venir meno la quasi totalità del sistema bancario regionale. C’è poi lo stretto legame con il territorio e il suo sistema produttivo tanto da essere diventata la banca locale di riferimento per il Friuli-Venezia Giulia. Non va infine dimen-ticato il bilancio sociale attraverso il quale la Banca aiuta numerosissime attività sociali e culturali”. Quali le priorità per i prossimi anni? “In primo luogo il consolidamento sul territorio attraverso il completamento della rete sportelli (il piano industriale prevede l’apertura di 15 nuove unità nel prossimo triennio) nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto orientale. Ci sono poi i paesi dell’Est ed in parti-colare le vicine repubbliche dell’ex Jugoslavia dove noi siamo già presenti con accordi commerciali e/o di partecipazione che intendiamo rendere maggiormente operativi anche attra-verso una nostra presenza diretta. L’altra grande priorità a cui la Banca sta lavorando con impegno è la trasparenza. Obiettivo primario che riteniamo debba essere perseguito con costanza per maggiormente qualificare i rapporti con la nostra clientela”. Quali i servizi più innovativi che la banca mette a disposizione del suoi clienti? “I servizi più innovativi riguardano il settore tecnologico: servizi di internet banking e tradin on line per i privati; corporate banking per le aziende. Ma il vero aspetto innovativo oggi è dato dalla rapidità di risposta alle esigenze della clientela possibile nella nostra banca per due ragioni: il localismo e procedure evolute”. In questi anni, il rapporto fra l’Università di Udine e il suo territorio di riferimento è cresciuto sia per la quantità di iniziative realizzate sia per la qualità dei progetti messi in cantiere. Quale strategia si può adottare per coinvolgere il territorio del Cividalese? “Il rapporto tra Università e territorio è notevolmente cresciuto in questi ultimi anni, le interrelazioni nei vari settori dell’attività economica - e non solo - sono ormai una costante. Questo è un fatto importantissimi, ma c’è di più: finalmente si è capito quanto sia essenziale mettere a frutto l’enorme patrimonio conoscitivo del nostro Ateneo. Cividale, poi, ha una grande aspirazione, quella di diventare sede universitaria. In questo momento ci sono le condizioni, è importante trovare i giusti equilibri. Una sede cividalese dell’Ateneo, oltre ad essere un giusto riconoscimento all’ex-capitale del patriarcato, darebbe ulteriore slancio all’economia del territorio e costituirebbe un importante elemento di crescita ed aggregazione”. Che ruolo può avere la Banca di Cividale nello sviluppo di questo rapporto ? “La Banca di Cividale, tramite il suo presidente, dott. Lorenzo Pelizzo, si è fatta promotrice di questo progetto ora condiviso dall’intera città, civica amministrazione in testa che ha acquisito a tal fine il monastero di S. Maria in Valle. Anche in questo caso assicureremo la nostra presenza nelle forme ritenute più opportune per lo sviluppo dell’iniziativa”. In che modo è possibile per la Banca di Cividale avviare un rapporto di collaborazione con l’Università di Udine? “Lo sviluppo del rapporto con l’Università è un nostro preciso obiettivo e in tal senso è già attivo un gruppo di lavoro che studia la predisposizione di prodotti specifici per i dipendenti, corpo insegnati e studenti”. Quali possono essere i settori di maggiore interesse ? “In un momento particolarmente critico in cui la fase economica è alle prese con una crisi strutturale di dimensioni importanti è necessario dare impulso a tutte quelle attività capaci di innovare attraverso processi di ricerca e studio. È in tali settori che dovrà essere indirizzato il nostro interesse, senza peraltro dimenticare l’importanza della formazione”. Che tipo di progetti in comune potranno essere realizzati ? “Penso che anche il mondo del credito debba trovare modo e forme per innovare le proprie attività. Questa necessità è maggiormente sentita da una Banca come la nostra molto impegnata sul territorio e pertanto desiderosa di poter offrire alla clientela prodotti nuovi rispondenti alle esigenze di una utenza particolarmente attenta. Questo è un progetto che potrebbe iniziare già da subito. Ci sono poi altre necessità legate ad una più attenta analisi del territorio e delle sue prospettive. Motivi per collaborare ce ne sono molti, l’importante è cominciare”.