Non è un parcheggio
Un master non va scelto come area di parcheggio in attesa di una occupazione qualunque. Va individuato a seconda delle adeguate garanzie di serietà che offre e dei contenuti in linea con le evoluzioni del mondo del lavoro e delle diverse professionalità richieste.
Con la grande differenziazione degli sbocchi professionali e l’estrema dinamicità della società e dell’economia, è sempre più difficile programmare le scelte universitarie in funzione di prevedibili sbocchi lavorativi. Per questo, in molti paesi europei si è diffusa l’organizzazione di master, percorsi post-laurea di carattere professionalizzante.
Ciò è avvenuto principalmente secondo due direttrici:
la creazione di corsi in amministrazione d’azienda che consentono di acquisire conoscenze, competenze e capacità di gestione a quanti provengono da diversi percorsi formativi universitari;
lo sviluppo e la diffusione della logica di formazione continua, per cui un giovane, finita la fase della formazione universitaria, si inserisce in aziende o altre attività lavorative, impara a conoscere facendo esperienza, e approfondisce alcune aree specifiche, come il controllo, il marketing, e così via. In questo modo nascono i master per specialisti, o di approfondimento di aree specifiche, che consentono di rafforzare ulteriormente le conoscenze mirate.
Un master, insomma, consente di acquisire professionalità specifiche e spendibili, e conoscenze per inserirsi in organizzazioni complesse o migliorare la propria posizione lavorativa.