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Borsa di studio dal Polifonico di Ruda

Sessant’anni di attività corale ininterrotta – con quasi duemila concerti in tutto il mondo – e ottanta di vita: sono alcuni numeri che il Coro Polifonico di Ruda si appresta a ricordare nel 2005. Un periodo storico lungo, impegnativo, contrassegnato da eventi epocali che hanno percorso e contrassegnato il cosiddetto secolo breve. Il direttivo con complesso friulano ha deciso di ricordare l’ anniversario anche con la messa a disposizione di neolaurendi, laureati o ricercatori di una borsa di studio per una tesi o una pubblicazione che racconti questa storia, inserita nella più complessa storia musicale e socio-politica della Regione. “Ci è sembrato utile un collegamento con il mondo universitario e della ricerca – ha detto Gian Franco Pinat, che per il coro segue il progetto – perché la nostra vicenda, riteniamo, valga la pena di essere raccontata. Il Polifonico è stato il primo coro della Regione a misurarsi, nel 1953, con la coralità europea ad Arezzo; ha organizzato decine e decine di mani-festazioni; ha intrattenuto rapporti con decine di complessi corali dell’ Est e del Nord Europa; ha cantato negli Usa, in Mongolia e nelle Filippine; ha recuperato il patrimonio musicale del Settecento friulano; ha inciso decine di Cd. Insomma una attività intensa che ora ci piace condensare in un libro, che però non deve essere agiografico, ma di tipo storico. Vogliamo che assieme alla nostra storia venga presentata e spiegata la crescita e la maturazione della coralità in Friuli-Venezia Giulia. E questo è importante – ha aggiunto Pinat – soprattutto quando i nostri confini si allargano e la Slovenia, che ha una grandissima tradizione musicale, entra a far parte dell’ Unione europea’”. Il Coro sta ultimando in queste settimane di completare la catalogazione del proprio archivio che racchiude una interessante rassegna stampa dai primi anni Cinquanta ai giorni nostri – ma anche tutti i documenti salienti della vita del coro quali verbali di assemblee o direttivi, lettere ai vari interlocutori e altri documenti che dovranno servire alla ricostruzione della storia del complesso. “Abbiamo avviato i primi contatti con le Università di Udine e di Trieste – ha aggiunto Pinat - e abbiamo già avuto i primi riscontri. Ci sono diversi giovani desiderosi di affrontare l’argomento. Prima di chiudere questa fase, tuttavia, intendiamo informare ancora meglio l’ universo universitario regionale per poter ampliare ancora la gamma delle possibili manifestazioni di interesse”. Per informazioni è a disposizione il sito Internet www.coropolifoncoruda.it. Gli interessi degli studenti saranno soddisfatte fino al 30 giugno 2004. Poi si passerà alla seconda fase, cioè all’ incontro con gli studenti interessati e alla predisposizione di un programma di lavoro.
Pierpaolo Gratton