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L’Università di Udine guarda ad Est

Sono numerose le iniziative di formazione e di ricerca che l’ateneo friulano intrattiene con la Slovenia e gli altri paesi che si affacciano all’Unione europea. A cui si sono aggiunti gli incontri pubblici per riflettere sull’appuntamento del 1° maggio
L’ingresso della Slovenia nell’Unione europea non coglie impreparata l’Università di Udine che già da tempo intrattiene intensi e proficui rapporti con l’Europa centro orientale. In Slovenia, unica tra le repubbliche ex jugoslave a far parte dell’Ue, sono attive le Università di Lubiana, Maribor, Capodistria e il College of entrepreneurship di Portorose. La formazione. Tra le azioni strutturali intraprese dall’ateneo friulano, la più rilevante è stata l’attivazione dei corsi di laurea in “Mediazione culturale. Lingue dell’Europa centrale e orientale” e di laurea specialistica in “Traduzione e mediazione culturale. Lingue dell’Europa centrale e orientale”. Corsi che contribuiscono ad arricchire l’offerta formativa nell’ambito delle lingue e culture slave e danubiano-balcaniche. Gli studenti possono scegliere tra ceco, polacco, romeno, russo, serbo, croato, sloveno, tedesco e ungherese. Numerose anche le convenzioni grazie alle quali gli studenti di Udine possono godere di molte borse di studio all’estero e delle competenze di docenti e ricercatori stranieri. Accordi sono stati stipulati con atenei bosniaci, croati, yugoslavi, polacchi, rumeni, russi, slovacchi, sloveni, ungheresi e della repubblica ceca. Da una decina d’anni l’Università di Udine, assieme a quelle di Capodistria, Lubiana, Maribor, Trieste e Zara organizza a Bovez, in Slovenia, i “Corsi universitari estivi”, tenuti in lingua friulana, italiana, slovena e tedesca. Esiste poi una solida tradizione di cooperazione nel campo del plurilinguismo con la comunità slovena della provincia di Udine e le istituzioni scientifiche e accademiche della Repubblica di Slovenia. Risale agli inizi degli anni Ottanta il progetto di educazione bilingue precoce sloveno-italiano nelle Valli del Natisone. Il primo progetto Tempus dell’Università di Udine è stato realizzato in collaborazione con l’Università di Lubiana e l’Unità pedagogica di Capodistria ed appartiene proprio ad una ricerca sull’insegnamento/apprendimento delle lingue seconde e straniere a livello prescolare e primario. Da segnalare anche la convenzione tra la Regione Friuli-Venezia Giulia e le Università di Udine, Trieste, Lubiana e Maribor in materia di formazione universitaria degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie in lingua slovena in regione. Il Centro internazionale sul plurilinguismo è impegnato nella riproduzione di circa 3000 etnotesti raccolti a Resia e nelle aree slovene del Friuli, conservati presso l’Istituto di etnologia dell’Accademia slovena delle scienze e delle arti di Lubiana. La ricerca. L’ateneo friulano è inoltre partner locale di significativi progetti rientranti nel programma d’iniziativa comunitaria Interreg III A Italia-Slovenia. Docenti e ricercatori di Udine sono impegnati nella gestione sostenibile trans-frontaliera delle risorse faunistiche; nella ricerca di modelli di sviluppo delle attività agro-zootecniche in ambiente montano per la conservazione del territorio e la valorizzazione dei prodotti locali; nel recupero e valorizzazione di varietà di fruttiferi di qualità per un arricchimento della biodiversità e a sostegno della frutticoltura biologica nelle aree transfrontaliere; nella sperimentazione di nuove tecnologie di rilevamento serviranno alla ricomposizio-ne della cartografia catastale e all’integrazione della cartografia tecnica regionale numerica per i sistemi informativi territoriali degli enti locali e nel miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico. Le iniziative pubbliche. Il tema della “Ricerca linguistica ed etnologica slovena in Friuli” sarà al centro di un convegno organizzato dal Centro internazionale sul plurilinguismo, il 7 maggio. Si parlerà dell’allargamento dell’Ue dal punto di vista culturale, economico, politico e storico nel convegno “Una nuova idea d’Europa”, organizzato dal dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa centro-orientale in programma il 14 e 15 maggio. Con un occhio di riguardo soprattutto su Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia. L’incontro intende anche analizzare l’impatto che l’evento avrà sul Friuli-Venezia Giulia. Dal 28 giugno all’11 luglio, corso intensivo interdisciplinare “L’identità culturale europea nella tradizione e nella contemporaneità”. Si tratta di uno dei 14 progetti presentati dagli atenei italiani selezionati dalla Commissione europea nel quadro del programma Erasmus.