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I film di Altan a Gorizia

Lezioni in punta di matita al corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo - settore Cinema dell’Università di Udine. Un exploit inedito che non ha precedenti in Italia. E, per giunta, con un “professore” d’eccezione: Francesco Tullio Altan, la più celebre “matita” in terra friulana, il “papà” della Pimpa, ma anche il creatore di Cipputi, Ada e Kamillo Kromo, solo per citare alcuni dei suoi personaggi più noti,   in parte nati proprio ad Aquileia, la città dove Altan vive e lavora. Con quest’anno accademico, sulla scia del dinamismo innovativo che ormai contraddistingue il polo isontino dell’Università, debutterà, al corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo - settore Cinema dell’Università di Udine (sede di Gorizia) il nuovissimo corso di Fumetto e grafica contemporanea. Un unicum in Italia a livello accademico, come spiega Mariapia Comand, in forza al settore Cinema del Dams dell’Ateneo udinese:“ L’Università di Udine è la prima in Italia ad attivare un corso dedicato al fumetto. In questo modo, il settore Cinema del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, intende continuare nella direzione già intrapresa l’anno scorso, con l’avvio del corso di Cinema d’animazione tenuto da Laganà, che proseguirà anche quest’anno accademico con importanti ospiti”. Ad attendere gli aspiranti fumettisti, cinquanta ore di lezione nell’ambito della laurea triennale per apprendere tutti i segreti del mestiere dalla viva voce dei “maestri” riconosciuti. Come lo stesso Altan, che a Gorizia incontrerà gli studenti nel corso del ciclo di lezioni, che vedranno “in cattedra” un altro grande fumettista italiano, Stefano Ricci. Bolognese, classe 1966, dal 1985 i suoi disegni vengono riprodotti su settimanali e riviste italiani e internazionali, da Frigidaire a Linea d’ombra, Il manifesto, Esquire, Il Gambero Rosso, Panorama, Internazionale, Telema, Extra, Dolce Vita, Nova Express, Libération, Les Inrockuptibles, Télérama, La Repubblica. “E’ un grande onore per noi poter ospitare una personalità del calibro di Altan - dice Comand -. Prima di incontrarlo i ragazzi si prepareranno sui suoi lavori, studiando a fondo la sua tecnica”. Ma non basta. L’intenzione del Dams Cinema è quella di realizzare anche una mostra delle tavole di Altan e di dedicare al celebre disegnatore una retrospettiva cinematografica, con la proiezione dei film cui Altan ha partecipato da sceneggiatore. Pellicole come “Tropici”, il film di Gianni Amico girato nel 1968 e scritto a sei mani da Altan, Amico e Giorgio Pelloni, per raccontare la storia di una famiglia di salariati agricoli che in Brasile passa dalla schiavitù al capitalismo internazionale. O “Ada”, tratto dall’omonimo fumetto del disegnatore friulano (benché trevigiano di nascita), con la regia del francese Gérard Zingg. Ma i friulani potranno scoprire anche l’Altan di “Non chiamarmi Omar” (1992), pellicola diretta da un altro celebre disegnatore, il “papà” di Bobo Sergio Staino, e basata su un racconto “scritto ma non disegnato” dello stesso Altan , “Nudi e crudi”. Per addentrarsi nell’affascinante mondo delle strips da “protagonisti”, gli studenti del Dams Cinema dell’Ateneo friulano avranno un’altra grande opportunità. “L’idea di Stefano Ricci è quella di editare i fumetti realizzati dagli studenti durante il corso, pubblicandoli al termine delle lezioni con la sua casa editrice (la Edizioni Grafiche di Squadro, la collana che dal 1995 cura con Giovanna Anceschi, con cui nel ‘96 ha fondato la rivista “Mano fumetti scritti disegni” ndr). Un modo per sposare il mondo del-l’accademia a quello della professione”. A dispetto della giovane età, Ricci (creatore delle spettacolari tavole di “Anita” per “Glamour”) è un disegnatore già affermato di respiro internazionale, come dimostrano le numerose personali che lo hanno visto protagonista: da San Pietroburgo a Ginevra, da Bologna a Parigi, Lisbona, Liegi e Bruxelles. Sempre partendo dal disegno lavora per il teatro, la danza e il cinema, ma ha anche realizzato copertine per Einaudi e Mondadori, e progetti di immagine per collane editoriali: un lavoro che gli è valso la selezione all’Adi Design Index 2000 e per il premio Compasso d’Oro 2001. Nel campo del fumetto, ha pubblicato “ Tufo”, tradotto in Germania e in Francia, “Nina e Lili “, ma anche diversi libri di illustrazione.
Camilla De Mori