Clinica maxillo-facciale, più spazio alle chirurgie specialistiche
Entro la fine dell’anno le chirurgie specialistiche, che riguardano testa e collo, insieme all’ortopedia, verranno accorpate in un unico dipartimento. Saranno unite la Chirurgia maxillo-facciale, l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica e l’Ortopedia.
Intervista al direttore Massimo Politi
Laureato in Medicina a Padova nel 1977, specializzato in Odontostomatologia e in Chirurgia maxillo-facciale a Verona, il professor Massimo Politi, 51 anni, veronese, nel 1992 arriva a Udine come professore straordinario di Chirurgia maxillo-facciale e diventa direttore della cattedra di Chirurgia maxillo-facciale. Da dieci anni al timone di una struttura nata e cresciuta sotto la sua direzione, il prof. Politi oggi è in grado di tracciare un bilancio soddisfacente sotto il profilo dei risultati ottenuti sia nella didattica che nella ricerca, e annuncia la grande svolta: l’accorpamento in un unico dipartimento delle chirurgie specialistiche del Policlinico Universitario entro la fine dell’anno. Obiettivo, la razio-nalizzazione di spazi, risorse umane ed economiche.
Professor Politi, la clinica di Chirurgia maxillo-facciale è ad una svolta?
Entro la fine dell’anno le chirurgie specialistiche, quelle che riguardano testa e collo, unitamente all’ortopedia, verranno accorpate, andando a costituire un unico dipartimento. Saranno unite la Chirurgia maxillo-facciale, l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica e l’Ortopedia. In questo modo, a livello organizzativo, all’interno del Policlinico le chirurgie specialistiche avranno una fisionomia molto definita. Anche dal punto di vista logistico: avremo un collocamento più razionale, con più spazi a disposizione. Ci sposteremo al terzo piano del padiglione Petracco.
Quali i vantaggi di questa manovra ?
La razionalizzazione e l’ottimizzazione, in ambito dipartimentale, delle risorse economiche e di personale, che saranno messe in comune. Altro vantaggio, l’ampliamento di ciascuna clinica. La creazione del dipartimento unico intra-aziendale è andata di pari passo con la costituzione di nuove sale operatorie. Aumenteranno i posti letto, che saranno circa 35. Parallelamente all’allestimento delle sale operatorie, aumenterà anche il numero dei possibili interventi.
Quando si dice chirurgia maxillo-facciale spesso si pensa alla chirurgia estetica. In realtà, di cosa vi occupate?
La chirurgia maxillo-facciale è una specialità che riguarda la faccia. Operando su essa, sicuramente l’a-spetto estetico non va trascurato: la faccia è la parte più esposta del corpo, quella con cui ci presentiamo. L’attenzione all’estetica c’è, ma la chirurgia maxillo-facciale si interessa dei problemi funzionali. Ci occupiamo della correzione di malformazioni, traumi facciali, tumori.
Tre grandi campi che hanno duplice valenza, patologica ed estetica: nel curare, dobbiamo rendere le terapie più accettabili possibili dal punto di vista estetico.
La Chirurgia maxillo-facciale universitaria ha ormai dieci anni di attività alle spalle. Quale il bilancio?
Il bilancio è senza dubbio positivo. Pur con le difficoltà naturalmente legate allo sviluppo, alla logistica, ai problemi interni ed esterni di rapporto, l’attività si è notevolmente ampliata. C’è stato incremento sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo. Iniziare da zero è stata una sfida, senz’altro vinta.
La nascita della clinica cosa ha significato per l’università di Udine e il suo territorio?
Ha portato un’attività che era presente a Udine solo in maniera molto ridotta. La clinica, soprattutto, ha dato grande impulso all’aggregazione delle specialità affini. Di questo sono sempre stato sostenitore e fautore. Questo perché ritengo che razionalizzando le risorse umane ed economiche il prodotto finale migliora, soprattutto per l’utenza. Secondo me è questa la giusta politica.
Quali i punti critici ancora da risolvere ?
I problemi ci sono stati e ci sono. Soprattutto dal punto di vista logistico: penso alle altre specialità affini, quali l’Otorinolaringoiatria, l’Oculistica, la Chirurgia plastica e l’Odontostomatologia. Lo sviluppo è stato piuttosto lento, seppur progressivo. I punti critici ancora da risolvere sono legati alla disponibilità di personale medico e in particolare infermieristico. Questo è uno dei motivi per cui la dipartimentalizzazione diventa una necessità .
Quali le ricerche che state conducendo?
Siamo molto impegnati sia nella ricerca clinica, sia in quella di base. Per quanto riguarda la prima, lavoriamo per la messa a punto di tecniche innovative dal punto di vista chirurgico, ad esempio per gli interventi sulle malformazioni facciali e la ricostruzione delle ossa mascellari. Nella ricerca di base, il nostro lavoro si concentra su tutte le problematiche legate alle ricostruzioni facciali, attraverso innesti ossei, ricostruzioni con osso autologo, ossia dello stesso paziente, associate all’utilizzo dell’ingegneria tissutale.
Ricerca, ma anche didattica e specializzazione. Quali sono le iniziative che la clinica svolge in questo senso?
Innanzitutto l’attività didattica nell’ambito della facoltà di Medicina e chirurgia. Siamo impegnati nel corso integrato di Malattie testa-collo insieme agli insegnamenti di Otorinolaringoiatria, Odontostomatologia, Oculistica e Anatomia patologica. Per quanto riguarda la formazione post-laurea, da sette anni abbiamo attivato la scuola di specializzazione in Chirurgia maxillo-facciale, unica in Friuli Venezia Giulia, dove vengono formati gli specialisti. La formazione specialistica dura cinque anni e prevede una graduale progressione nell’addestramento, sia dal punto di vista chirurgico, sia culturale. Ancora, sono attivati tre master che finora hanno avuto un notevole successo, dedicati alla chirurgia orale, all’articolazione temporo-mandibolare e all’implatologia .
La clinica
Piano terra : direzione
segreteria
3 ambulatori
Secondo piano 1 sala operatoria
locali accessori alle attività chirurgiche
Terzo piano 2 camere doppie
1 posto letto pensionanti
1 ambulatorio per attività di reparto
Attività di ricovero
Dimessi
Peso medio
(difficoltà intervento)
2002
193
0.86
2003*
207
0,93
Attività ambulatoriale
Esterni
Interni
totale
2002
2.912
171
3.083
2003*
3.120
260
3.380
* VA LORI IN PROIEZIONE AL 31.12.03
Il personale
Direttore prof. Massimo Politi
Prof. Associato prof. Massimo Robiony
Dirigente medico 1° livello dott. Fabio Costa
Specializzandi 14